Un filmato recuperato dall’esercito israeliano durante le operazioni nella Striscia di Gaza mostra sei ostaggi israeliani mentre cercano di accendere le candele della festa di Hanukkah in un tunnel con scarso ossigeno. I sei ostaggi sono Hersh Goldberg-Polin, 23 anni, Eden Yerushalmi, 24 anni, Ori Danino, 25 anni, Alex Lobanov, 32 anni, Carmel Gat, 40 anni, e Almog Sarusi, 27 anni. Il filmato risale al dicembre 2023. Otto mesi dopo, il 29 agosto 2024, all’approssimarsi delle Forze di Difesa israeliane al tunnel sotto il quartiere di Tel Sultan, a Rafah (Striscia di Gaza meridionale), tutti e sei gli ostaggi furono assassinati con un colpo alla testa dai terroristi palestinesi.
Abu Dhabi, il commento di Marius Vizer: vergognoso 01/11/2017
Dopo le ipocrite indignazioni per gli insulti antisemiti, e la farsa mediatica, tutti (o quasi) muti e zitti per quanto successo ad Abu Dhabi. Il judoka israelianosi è cantato l
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Gentile pgatti2611,
Sono sincera, ancora non mi è passata la grande rabbia per i fatti scandalosi di Abu Dhabi. Oggi ho letto sul J.Post che, a una lettera di protesta di Michel Ponte (presidente dell'associazione israeliana di Judo), Marius Vizer, presidente IJF, ha risposto testualmente "A volte con coraggio e educazione si possono risolvere tensioni e conflitti...Io credo che, pur senza bandiera e inno, il vostro team è stato trattato con molto rispetto...." Allora, se un presidente di una federazione internazionale sportiva arriva ad esprimersi in modo cosi' disgustoso di fronte a un'ingiustizia spaventosa contro una determinata squadra, che poi è sempre quella israeliana, significa molte brutte cose ma, sopra tutte, due sono le peggiori: vigliaccheria e interesse. Cosa significa "essere trattati con rispetto" nonostante siano stati costretti a non essere identificati come israeliani e al rifiuto della stretta di mano da parte degli avversari? Forse che non li hanno presi fisicamente a calci, forse che li hanno lasciati vivere? Vizer dovrebbe dimettersi dopo questa inqualificabile vergogna ma so che non accadrà, il mondo sportivo, muto come un pesce, è evidentemente della sua stessa idea: gli atleti israeliani possono essere oltraggiati senza conseguenze. Mi piace ricordare che, oltre all'oro di Tal Flicker, altri 5 judoca israeliani hanno vinto il bronzo, nessuno di loro ha avuto la stretta di mano dell'avversario e tutti, sul podio, si sono cantati da soli l'inno di Israele.