Jordan Peterson intervista Benjamin Netanyahu sulla storia di Israele Video con sottotitoli italiani a cura di Giorgio Pavoncello
Jordan B. Peterson intervista il Primo Ministro israeliano Benjamin Netanyahu sulla storia di Israele e sul diritto degli ebrei alla loro terra ancestrale, la Terra d'Israele, situata tra il fiume Giordano e il Mar Mediterraneo. Questa è la risposta alla narrazione falsa araba e alla loro assurda rivendicazione della terra di Israele, la patria del popolo ebraico da tempo immemorabile. La risposta a qualsiasi rivendicazione araba su una terra che chiamano "Palestina". La terra di Israele, che hanno invaso, non è mai stata terra araba e non sarà mai loro.
Oms: dietrofront, il criminale Mugabe perde l'incarico Ma le contraddizioni e gli scandali dell'Onu non si frenano
Testata: Corriere della Sera Data: 23 ottobre 2017 Pagina: 19 Autore: Titolo: «L’Oms ci ripensa. E Mugabe perde l’incarico»
Riprendiamo dal CORRIERE della SERA di oggi, 23/10/2017, a pag. 19, la breve "L’Oms ci ripensa. E Mugabe perde l’incarico".
Il commento di Monica Ricci Sargentini di ieri (http://informazionecorretta.hosting.dgtmedia.com/main.php?mediaId=2&sez=120&id=68014) descrive l'Onu per quello che è. Chi lo legge si renderà conto delle ragioni di coloro che ne chiedono, se non la sparizione, almeno un totale cambiamento. Prima fra tutti, l'ambasciatrice Onu Nikki Haley. Lo Zimbabwe è da 37 anni sotto il totale dominio del dittatore Mugabe, un paranoico criminale che ha distrutto il paese. Che cosa decide l'Onu? Lo ha nominato "ambasciatore di buona volontà", oggi la marcia indietro.
Ecco la breve:
Mugabe, dittatore dello Zimbabwe
Monica Ricci Sargentini
Il direttore generale dell’Organizzazione mondiale della sanità, Tedros Ghebreyesus, ha revocato l’incarico al presidente dello Zimbawe, Robert Mugabe, come ambasciatore di buona volontà in seguito alle polemiche. «Ho ascoltato attentamente tutti coloro che hanno espresso le loro preoccupazioni e le diverse questioni che hanno sollevato», ha spiegato Ghebreyesus. Il governo dello Zimbabwe ha dichiarato che rispetterà la decisione.
Per inviare al Corriere della Sera la propria opinione, telefonare: 02/62821, oppure cliccare sulla e-mail sottostante