Jordan Peterson intervista Benjamin Netanyahu sulla storia di Israele Video con sottotitoli italiani a cura di Giorgio Pavoncello
Jordan B. Peterson intervista il Primo Ministro israeliano Benjamin Netanyahu sulla storia di Israele e sul diritto degli ebrei alla loro terra ancestrale, la Terra d'Israele, situata tra il fiume Giordano e il Mar Mediterraneo. Questa è la risposta alla narrazione falsa araba e alla loro assurda rivendicazione della terra di Israele, la patria del popolo ebraico da tempo immemorabile. La risposta a qualsiasi rivendicazione araba su una terra che chiamano "Palestina". La terra di Israele, che hanno invaso, non è mai stata terra araba e non sarà mai loro.
È un caso strano, oserei dire paradossale. In Germania si demonizza una formazione politica indicata come estremista di destra, populista se non addirittura nazista e questa fa professione di amicizia con Israele; in Italia stessa sorte alla lega accusata di populismo e fascismo nel mentre si dichiara a ogni tiro di schioppo filoisraeliana; e negli USA? qui troviamo un Trump razzista, isolazionista, antiambientalista, destrorso e via insultando che non nasconde le proprie simpatie per Israele. La ciliegina sulla torta? anche Bibi Netanyahu non sfugge alle intemerate delle sinistre fino ad accusarlo di non avere a cuore il desiderio di pace degli israeliani. C'è qualcosa che non quadra. O una grande disinformazione o una prorompente mistificazione.
Angelo Costanzo
Gentile Angelo, Sono più propensa a credere a una mistificazione molto ben organizzata. E' nell'interesse degli imbrogli della sinistra europea trasformare un partito di destra in nazifascista e Trump in razzista fascistoide. Tutto ciò per turlupinare la gente e far credere che i fascisti di tutto il mondo sono amici di Israele e di Netanyahu, ovviamente anch'egli fascistissimo a capo di un paese di superultradestra che non vuole la pace con i democraticissimi palestinesi che invece la invocano essendo dei giusti di sinistra. Così va il mondo, si torna sempre indietro, erano gli anni sessanta in cui chi non era comunista doveva essere per forza fascista, oggi le cose non sono cambiate, purtroppo, anzi vanno sempre peggio. Un cordiale shalom