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Chi sta affamando davvero Gaza 06/06/2025

Chi sta affamando davvero Gaza
Video di Naftali Bennett a cura di Giorgio Pavoncello

Chi sta affamando Gaza? Gli aiuti alimentari da Israele alla popolazione della Striscia sono aumentati ormai del 40% rispetto al periodo pre-bellico. Eppure continuiamo a vedere scene di persone affamate che si accalcano per accaparrarsi il cibo. La realtà è che Hamas usa gli aiuti alimentari come strumento per assoggettare la popolazione. Un video dell'ex premier Naftali Bennett (tradotto con intelligenza artificiale) pieno di dati e prove, ve lo dimostra.



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Libero Rassegna Stampa
04.10.2017 I primi passi dello Stato del Kurdistan
Commento di Ilaria Pedrali

Testata: Libero
Data: 04 ottobre 2017
Pagina: 13
Autore: Ilaria Pedrali
Titolo: «Primi passi del Kurdistan da Stato sovrano»

Riprendiamo da LIBERO di oggi, 04/10/2017, a pag. 13, con il titolo "Primi passi del Kurdistan da Stato sovrano", la breve di Ilaria Pedrali.

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Mentre il Kurdistan, a una settimana dal referendum perla sua indipendenza, si prepara alle elezioni da stato indipendente previste per il primo di novembre, Iran e Iraq hanno avviato una serie di manovre militari congiunte. E anche la Turchia si dice pronta a nuove sanzioni contro il Kurdistan iracheno qualora Erbil non facesse un passo indietro dopo l'approvazione del referendum consultivo sull'indipendenza da Baghdad. Inoltre minaccia la chiusura dell'oleodotto che esporta il greggio dal Kurdistan iracheno alla Turchia, precisando che il solo interlocutore della Turchia sarà il governo di Baghdad. Iraq e Turchia, così come Siria e Iran, considerano infatti il referendum dei curdi iracheni un attentato alla stabilità della regione.

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Baghdad, che controlla tutto lo spazio aereo iracheno all'indomani del referendum, ha deciso di sospendere i collegamenti aerei internazionali con il Kurdistan. Le esercitazioni militari congiunte sono state ordinate in seguito all'esito del referendum di domenica scorsa, condannato sia da Teheran sia dalle autorità centrali di Baghdad. e si stanno svolgendo alla frontiera tra il Kurdistan iracheno e l'Iran. Al momento il primo effetto di queste esercitazioni è stata la chiusura di due valichi di frontiera al solo traffico delle merci. Una delle primissime reazioni del post referendum è stata l'interruzione delle esportazioni di carburante dall'Iran verso il Kurdistan iracheno. Tutti segnali che mentre Erbil si prepara alle votazioni dell'1 novembre, gli stati vicini stanno preparando la loro risposta. Il Kurdistan rimane sempre più isolato e all'orizzonte si profila un confronto militare che con tuna probabilità non avrà un esito favorevole a Erbil.

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