Un filmato recuperato dall’esercito israeliano durante le operazioni nella Striscia di Gaza mostra sei ostaggi israeliani mentre cercano di accendere le candele della festa di Hanukkah in un tunnel con scarso ossigeno. I sei ostaggi sono Hersh Goldberg-Polin, 23 anni, Eden Yerushalmi, 24 anni, Ori Danino, 25 anni, Alex Lobanov, 32 anni, Carmel Gat, 40 anni, e Almog Sarusi, 27 anni. Il filmato risale al dicembre 2023. Otto mesi dopo, il 29 agosto 2024, all’approssimarsi delle Forze di Difesa israeliane al tunnel sotto il quartiere di Tel Sultan, a Rafah (Striscia di Gaza meridionale), tutti e sei gli ostaggi furono assassinati con un colpo alla testa dai terroristi palestinesi.
A Potenza la torta con la faccia di Hitler Commento di Paolo Berizzi
Testata: La Repubblica Data: 12 settembre 2017 Pagina: 15 Autore: Paolo Berizzi Titolo: «La torta che banalizza il nazismo»
Riprendiamo dalla REPUBBLICA di oggi, 12/09/2017, a pag. 11, con il titolo "La torta che banalizza il nazismo", il commento di Paolo Berizzi.
Paolo Berizzi scrive che "Non bisogna prendersela col pasticciere. Dobbiamo prendercela con noi stessi." Certo, tenere gli occhi aperti sul rinascere del nazi-fascismo è doveroso, ma l'episodio di Potenza è di esclusiva responsabilità del pasticciere. Esaltazione del nazismo e negazionismo trovano sostenitori non soltanto in Italia, ma anche tra coloro che vorrebbero la distruzione di Israele, vedasi il "moderato" Abu Mazen, laureato a Mosca con una tesi negazionista sulla Shoah.C'è mai qualcuno che lo ricorda?
Ecco l'articolo:
Paolo Berizzi
Una torta con svastica
Fino a che punto la “normalità” può far passare sotto silenzio l’abitudine al peggio? Quanto siamo distratti per non accorgerci che nella vetrina di una pasticceria l’orrore è esposto sotto forma di una torta con il ritratto di Hitler? Il dolce l’ha commissionato un cliente, e al bar “Avigliano” di Maratea (Potenza), per 30 euro, hanno detto sì. La torta con il Fuhrer sterminatore di ebrei l’hanno posata anche in bella vista tra zeppole e babà. Agli indignati il pasticciere ha replicato con disarmante serenità: «Me l’ha ordinata un cliente!». Pecunia non olet. Siamo allo sdoganamento della glassa nazista sul dessert. Possibile che, senza battere ciglio, riusciamo persino a “dolcificare” il colpevole dell’Olocausto? Non bisogna prendersela col pasticciere. Dobbiamo prendercela con noi stessi.
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