Jordan Peterson intervista Benjamin Netanyahu sulla storia di Israele Video con sottotitoli italiani a cura di Giorgio Pavoncello
Jordan B. Peterson intervista il Primo Ministro israeliano Benjamin Netanyahu sulla storia di Israele e sul diritto degli ebrei alla loro terra ancestrale, la Terra d'Israele, situata tra il fiume Giordano e il Mar Mediterraneo. Questa è la risposta alla narrazione falsa araba e alla loro assurda rivendicazione della terra di Israele, la patria del popolo ebraico da tempo immemorabile. La risposta a qualsiasi rivendicazione araba su una terra che chiamano "Palestina". La terra di Israele, che hanno invaso, non è mai stata terra araba e non sarà mai loro.
A Potenza la torta con la faccia di Hitler Commento di Paolo Berizzi
Testata: La Repubblica Data: 12 settembre 2017 Pagina: 15 Autore: Paolo Berizzi Titolo: «La torta che banalizza il nazismo»
Riprendiamo dalla REPUBBLICA di oggi, 12/09/2017, a pag. 11, con il titolo "La torta che banalizza il nazismo", il commento di Paolo Berizzi.
Paolo Berizzi scrive che "Non bisogna prendersela col pasticciere. Dobbiamo prendercela con noi stessi." Certo, tenere gli occhi aperti sul rinascere del nazi-fascismo è doveroso, ma l'episodio di Potenza è di esclusiva responsabilità del pasticciere. Esaltazione del nazismo e negazionismo trovano sostenitori non soltanto in Italia, ma anche tra coloro che vorrebbero la distruzione di Israele, vedasi il "moderato" Abu Mazen, laureato a Mosca con una tesi negazionista sulla Shoah.C'è mai qualcuno che lo ricorda?
Ecco l'articolo:
Paolo Berizzi
Una torta con svastica
Fino a che punto la “normalità” può far passare sotto silenzio l’abitudine al peggio? Quanto siamo distratti per non accorgerci che nella vetrina di una pasticceria l’orrore è esposto sotto forma di una torta con il ritratto di Hitler? Il dolce l’ha commissionato un cliente, e al bar “Avigliano” di Maratea (Potenza), per 30 euro, hanno detto sì. La torta con il Fuhrer sterminatore di ebrei l’hanno posata anche in bella vista tra zeppole e babà. Agli indignati il pasticciere ha replicato con disarmante serenità: «Me l’ha ordinata un cliente!». Pecunia non olet. Siamo allo sdoganamento della glassa nazista sul dessert. Possibile che, senza battere ciglio, riusciamo persino a “dolcificare” il colpevole dell’Olocausto? Non bisogna prendersela col pasticciere. Dobbiamo prendercela con noi stessi.
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