Jordan Peterson intervista Benjamin Netanyahu sulla storia di Israele Video con sottotitoli italiani a cura di Giorgio Pavoncello
Jordan B. Peterson intervista il Primo Ministro israeliano Benjamin Netanyahu sulla storia di Israele e sul diritto degli ebrei alla loro terra ancestrale, la Terra d'Israele, situata tra il fiume Giordano e il Mar Mediterraneo. Questa è la risposta alla narrazione falsa araba e alla loro assurda rivendicazione della terra di Israele, la patria del popolo ebraico da tempo immemorabile. La risposta a qualsiasi rivendicazione araba su una terra che chiamano "Palestina". La terra di Israele, che hanno invaso, non è mai stata terra araba e non sarà mai loro.
Ricordare il massacro degli atleti israeliani alle Olimpiadi di Monaco Una breve incompleta di Avvenire
Testata: Avvenire Data: 05 settembre 2017 Pagina: 2 Autore: la redazione di Avvenire Titolo: «Cerimonia per ricordare il massacro degli atleti israeliani alle Olimpiadi»
Riprendiamo da AVVENIRE di oggi, 05/09/2017, a pag. 2 la breve "Cerimonia per ricordare il massacro degli atleti israeliani alle Olimpiadi".
Quando il commando di terroristi palestinesi Settembre Nero penetrò nel villaggio olimpico di Monaco e sequestrò e uccise gli atleti della squadra israeliana, la Germania federale anziché intervenire subito scelse di collaborare con i terroristi, e questo segnò la fine per gli atleti ancora vivi. Come se non bastasse, la Germania rilasciò i terroristi superstiti. Questo è quello che Avvenire non ricorda scrivendo delle celebrazioni in memoria del massacro.
Ecco l'articolo:
Gli atleti israeliani assassinati
Quarantacinque anni fa a Monaco l'organizzazione palestinese di Settembre Nero insanguinò i giochi olimpici massacrando undici atleti israeliani. Domani il capo dello Stato di Israele Reuven Rivlin sarà a Monaco per inaugurare, assieme con il suo omologo tedesco Frank Walter Steinmeier un Centro Memoriale. All'alba del 5 settembre 1972 il commando superò il recinto ed uccise due atleti. Presi gli altri in ostaggio (nella foto uno dei terroristi), lanciò al governo di Golda Meir un ultimatum per la liberazione incondizionata di 200 "fedayn" palestinesi. Il commando ottenne poi due elicotteri con cui raggiunse, assieme agli ostaggi. Lo scalo di Furstenfeldbruck, da dove sperava di raggiungere l'Egitto. Ma il tentativo di salvataggio in extremis da parte delle forze di sicurezza della Baviera falli. Seguì una sparatoria in cui rimasero uccisi gli ostaggi israeliani e cinque rapitori palestinesi. Interrotti per poche ore, i giochi olimpici di Monaco ripresero poi il loro corso.
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