Jordan Peterson intervista Benjamin Netanyahu sulla storia di Israele Video con sottotitoli italiani a cura di Giorgio Pavoncello
Jordan B. Peterson intervista il Primo Ministro israeliano Benjamin Netanyahu sulla storia di Israele e sul diritto degli ebrei alla loro terra ancestrale, la Terra d'Israele, situata tra il fiume Giordano e il Mar Mediterraneo. Questa è la risposta alla narrazione falsa araba e alla loro assurda rivendicazione della terra di Israele, la patria del popolo ebraico da tempo immemorabile. La risposta a qualsiasi rivendicazione araba su una terra che chiamano "Palestina". La terra di Israele, che hanno invaso, non è mai stata terra araba e non sarà mai loro.
Quella crociata contro le persone libere Paolo Guzzanti contro il 'politicamente corretto'
Testata: Autore: Paolo Guzzanti Titolo: «Quella crociata contro le persone libere»
Riprendiamo dal GIORNALE di oggi, 02/09/2017, a pag.1 con il titolo " Quella crociata contro le persone libere " il commento di Paolo Guzzanti.
Paolo Guzzanti
In America, al grido di «abbasso la scoperta dell'America» le statue di Cristoforo Colombo sono decapitate o buttate giù dal cavallo. In Italia la sinistra, in cronico deficit d'identità, agita nientemeno che il fantasma del fascismo. Guai a chi fiata contro l'islam o a chi afferma - dati alla mano - che i flussi migratori dall'Africa, artificialmente provocati, sono la nuova corsa dell'oro e il più grande caso di sfruttamento schiavistico della storia. Chi si azzarda a ricordare che glaciazioni e surriscaldamenti del pianeta si alternano nel corso dei millenni è esposto al disprezzo di scolari militarizzati peggio dei balilla e delle guardie rosse. Il mondo occidentale che ha dettato la carta dei diritti cade nelle fauci del nuovo stalinismo politicamente corretto che agisce attraverso le sue polizie mediatiche nella più impegnativa crociata che l'imbecillità organizzata abbia lanciato per sterminare gli individui, le persone uniche, ciascuna titolare della propria singola libertà. Il «politicamente corretto», cioè la banalità obbligatoria e collettiva non fa prigionieri: in Italia comanda su tutte le carriere secondo criteri mafiosi di fedeltà di partito che mettono in fuga i cervelli dei ricercatori rimpiazzati un tanto al chilo dai migranti. Questa guerra razziale contro la gente libera è intorno a noi ed è contro di noi. Se nessuno si muove, è persa.
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