Jordan Peterson intervista Benjamin Netanyahu sulla storia di Israele Video con sottotitoli italiani a cura di Giorgio Pavoncello
Jordan B. Peterson intervista il Primo Ministro israeliano Benjamin Netanyahu sulla storia di Israele e sul diritto degli ebrei alla loro terra ancestrale, la Terra d'Israele, situata tra il fiume Giordano e il Mar Mediterraneo. Questa è la risposta alla narrazione falsa araba e alla loro assurda rivendicazione della terra di Israele, la patria del popolo ebraico da tempo immemorabile. La risposta a qualsiasi rivendicazione araba su una terra che chiamano "Palestina". La terra di Israele, che hanno invaso, non è mai stata terra araba e non sarà mai loro.
Su Bloomberg/usa e’ uscito imartedì scorso un articolo intitolato “ Questi sono i contratti multi miliardari che aiuteranno l’ Iran a contrastare le politiche di Trump”. L’ articolo rileva in pieno le debolezze e le lacune dell’ accordo sul nucleare JCPOA tra le cinque potenze mondiali e l’ Iran. La debolezza sta’ nel fatto che l’ accordo ha permesso fin da subito- grazie agli accordi voluti da Obama- a società occidentali e asiatiche di investire ingenti somme in Iran, ancor prima che l’ Iran dimostrasse intenzioni serie, importanti società come Total, ENI, Ferrovie dello Stato, Renault, Shell, Volkswagen, Peugeot-Citroen, Boeing, Airbus, ATR, Siemens, Alstom e altre centinaia hanno investito ingenti somme in Iran. Purtroppo ora e’ troppo tardi per loro per ritirarsi. Queste società stanno facendo una pesante lobby sui loro rispettivi governi in Europa, Russia e Cina per poter continuare indisturbati il “lucroso business” in Iran per proteggere i loro investimenti. Secondo Bloomberg e’ una vera e propria assicurazione sulla vita per l’ Iran! Questo sarà lo scoglio più grande per Trump da superare se vorrà davvero aumentare la sorveglianza sull’ implementazione del JCPOA e punire l’ Iran in caso di violazioni. Le Snap Back Sanctions, sanzioni punitive, in caso di violazioni dell’ accordo da parte dell’ Iran, potrebbero non essere applicate da Stati che hanno loro società strategiche coivolte in investimenti nella ragnatela iraniana. La Rivoluzione Islamica Iraniana si basava e si basa ancora su dei principi immutati A Khomeini interessava poco il benessere dell’ operaio, credente ed osservante o non rispettava in modo rigoroso la legge Islamica, la Sharia! Ma Khomeini fin da subito dichiarò di combattere l’ imperialismo e il capitalismo, certamente per motivi ben diversi da Karl Marx. Khomeini odiava il capitalismo occidentale che corrompeva la purezza del vero Islam Sciita. Le risorse iraniane, ovviamente anche petrolio e gas, dovevano essere per il popolo e per la rivoluzione. Nessuna multinazionale poteva trarre guadagni dalle ricchezze dell’ Iran. Coloro che sono oggi responsabili della conservazione della Rivoluzione Islamica odiano proprio quelle multinazionali che stanno investendo in Iran. Come andra’ a finire? Se l’ Iran otterrà la bomba atomica, e la probabilità e’ alta vista la follia attuale occidentale, nazionalizzerà tutto espellendo quelle odiose multinazionali occidentali che sono un pericolo per l’ integrità islamica del paese. La negligenza dei nostri governi e’ sconcertante.