lunedi` 05 maggio 2025
CHI SIAMO SUGGERIMENTI IMMAGINI RASSEGNA STAMPA RUBRICHE STORIA
I numeri telefonici delle redazioni
dei principali telegiornali italiani.
Stampa articolo
Ingrandisci articolo
Clicca su e-mail per inviare a chi vuoi la pagina che hai appena letto
Caro/a abbonato/a,
CLICCA QUI per vedere
la HOME PAGE

vai alla pagina twitter
CLICCA QUI per vedere il VIDEO

Jordan Peterson intervista Benjamin Netanyahu sulla storia di Israele 06/04/2025

Jordan Peterson intervista Benjamin Netanyahu sulla storia di Israele
Video con sottotitoli italiani a cura di Giorgio Pavoncello

Jordan B. Peterson intervista il Primo Ministro israeliano Benjamin Netanyahu sulla storia di Israele e sul diritto degli ebrei alla loro terra ancestrale, la Terra d'Israele, situata tra il fiume Giordano e il Mar Mediterraneo. Questa è la risposta alla narrazione falsa araba e alla loro assurda rivendicazione della terra di Israele, la patria del popolo ebraico da tempo immemorabile. La risposta a qualsiasi rivendicazione araba su una terra che chiamano "Palestina". La terra di Israele, che hanno invaso, non è mai stata terra araba e non sarà mai loro.



Clicca qui






La Stampa Rassegna Stampa
24.08.2017 La donna schiava nella famiglia musulmana
Un commento fuori dal coro di Mattia Feltri

Testata: La Stampa
Data: 24 agosto 2017
Pagina: 1
Autore: Mattia Feltri
Titolo: «Una mano tesa»

Riprendiamo dalla STAMPA di oggi,24/08/2017, a pag.1, con il titolo " Una mano tesa " il commento di Mattia Feltri

a destra: Mattia Feltri

Complimenti a Mattia Feltri per aver centrato l'obiettivo, senza i condizionamenti di certa sociologia. Come vive la propria condizione la donna musulmana, nella famiglia musulmana, nella ideologia musulmana della sharia? Ecco come:

Immagine correlata

Una donna velata e vestita di nero al modo dei musulmani entra nel mare di Fiumaretta, Comune di Ameglia, La Spezia, con in braccio una bimba all’incirca di tre anni. Non ha dimestichezza con l’acqua, i vestiti inzuppati la impacciano, presto è in difficoltà. Un uomo, probabilmente il marito, la raggiunge, prende la bimba e torna all’ombrellone lasciandola là. Lei barcolla, impallidisce. Il mare non è mosso ma la risacca infiacchisce la sua resistenza. Dalla spiaggia la vedono cedere, scendere sulle ginocchia, bere. Un giovanissimo bagnino se ne accorge e corre in soccorso ma la donna lo respinge: allunga le mani, in un italiano incerto dice via via. Sembra che non voglia essere toccata. Il bagnino torna a riva, spiega di non saper che fare. Qualcuno lo esorta a insistere, altri a lasciar perdere, s’arrangi. Ci pensi il suo uomo, che però non muove passo. Il bagnino chiama una collega dello stabilimento accanto. E lei va, parla alla donna, la tranquillizza, prova con successo a toccarla, poi la sorregge e la conduce fuori pericolo, e ora fa niente se partecipa anche il giovane bagnino. La donna stremata cade sulla sabbia. La bimba la abbraccia piangendo. L’uomo no, resta dov’è. Poi con aria infastidita si alza, le arriva sopra, non dice niente, non ringrazia nessuno, le fa cenno di seguirlo. Lei si rialza, prende la bimba e scompare dietro all’uomo. C’è una donna che avesse - che ha - più bisogno di una mano tesa?

Per inviare alla Stampa la propria opinione, telefonare: 011/65681, oppure cliccare sulla e-mail sottostante


direttore@lastampa.it

Condividi sui social network:



Se ritieni questa pagina importante, mandala a tutti i tuoi amici cliccando qui

www.jerusalemonline.com
SCRIVI A IC RISPONDE DEBORAH FAIT