Jordan Peterson intervista Benjamin Netanyahu sulla storia di Israele Video con sottotitoli italiani a cura di Giorgio Pavoncello
Jordan B. Peterson intervista il Primo Ministro israeliano Benjamin Netanyahu sulla storia di Israele e sul diritto degli ebrei alla loro terra ancestrale, la Terra d'Israele, situata tra il fiume Giordano e il Mar Mediterraneo. Questa è la risposta alla narrazione falsa araba e alla loro assurda rivendicazione della terra di Israele, la patria del popolo ebraico da tempo immemorabile. La risposta a qualsiasi rivendicazione araba su una terra che chiamano "Palestina". La terra di Israele, che hanno invaso, non è mai stata terra araba e non sarà mai loro.
Gent.ma Signora Fait, sono rimasto spiacevolmente sorpreso dalla risposta da lei data ad una lettrice del sito acommento di un articolo dell'Osservatore Romano. Mettere sullo stesso piano Hamas, Isis e Hezbollah, mi sembra, mi perdoni la franchezza, una distorsione non accettabile dei fatti e dei ruoli. Hezbollah, tanto per cominciare, sta pagando un pesante tributo di sangue alla guerra contro i tagliagole del Califfo in territorio siriano e molto si deve a questa organizzazione se, finalmente, le sorti di questo orrendo conflitto stanno volgendo nella giusta direzione. Quanto ad Hamas, sarà senza dubbio un partito radicale islamico, ma non mi risulta che sia in qualche modo coinvolto nella stagione stragista che sta insanguinando l'Europa. E, visto che ci sono, non capisco perchè Al Nusra, ad esempio, non debba finire nel suo elenco dei cattivi. Forse perchè è dimostrato che questo gruppo fiancheggiatore dell'isis è aiutato da Israele dal punto di vista logistico, finanziario e dell'assistenza sanitaria. Sostenere che l'Iran è dietro ogni movimento terroristico è una balla pazzesca, smentita da qualsiasi serio esperto di politica estera. Si chieda invece chi ha fornito ai terroristi dell'Isis tutta quella grazia di dio in termini di macchinari, armi, attrezzature, denaro. L'Iran? Ma siamo seri!
Alessandro Bortolami
Gentile Signor Bortolami, Il suo giudizio quasi ammirato di Hezbollah sorprende me. E' vero che i terroristi del Partito di Dio hanno ricevuto duri colpi nella guerra in Siria ma, più che combattere i tagliagole del Califfo, hanno difeso Assad dai ribelli avendo tutto l'interesse nell'alleanza con il regime del dittatore siriano per inserirsi nell'economia del dopo guerra come hanno fatto con il governo libanese. Se vuole mettiamo pure Al Nusra nell'elenco dei cattivi ma Assad e la sua macelleria lo salviamo? Israele non dà nessun sostegno finanziario a Al Nusra, si limita a curare i feriti siriani, se poi la propaganda dice altro, beh, chi vuole creda pure alla propaganda. A Hamas non interessa l'Europa, il suo obiettivo è Israele, lo stesso di Hezbollah e dei terroristi di Fatah. L'Iran organizza, finanzia, rifornisce di armi e addestra i gruppi terroristi che sognano di eliminare Israele, non è una balla pazzesca, è una realtà provata. I capi Hezbollah si ispirano all'ayatollah Khomeini, il legame militare e ideologico che hanno con l'Iran è vecchio di anni. I terroristi dell'Isis incassano 50 milioni di dollari con il contrabbando del greggio di quei pozzi che i raid aerei non hanno distrutto, tassano i milioni di persone sotto il loro controllo e riciclano denaro, oltre al commercio della droga. Gli attentati che fanno in Europa costano poco e niente, 500 euro a kalashnikov e per esserne sempre riforniti usano la compravendita delle armi con la criminalità locale. Io sono sempre seria. E Lei?