Jordan Peterson intervista Benjamin Netanyahu sulla storia di Israele Video con sottotitoli italiani a cura di Giorgio Pavoncello
Jordan B. Peterson intervista il Primo Ministro israeliano Benjamin Netanyahu sulla storia di Israele e sul diritto degli ebrei alla loro terra ancestrale, la Terra d'Israele, situata tra il fiume Giordano e il Mar Mediterraneo. Questa è la risposta alla narrazione falsa araba e alla loro assurda rivendicazione della terra di Israele, la patria del popolo ebraico da tempo immemorabile. La risposta a qualsiasi rivendicazione araba su una terra che chiamano "Palestina". La terra di Israele, che hanno invaso, non è mai stata terra araba e non sarà mai loro.
Buongiorno, ho letto il post di Perchè Israele del 15.05. Innanzitutto mi scuso perchè dovendo contenere molti concetti in pochissime parole limitate dal media, quindi dovendo riassumere e semplificare fin all'estremo rischio di essere incomprensibile. Personalmente ho studiato da storico ma non ho mai esercitato da storico. Uno dei limiti da superare per chi si appresta agli studi storici, è un limite che ci viene dalle scuole elementari, ove la storia che si studia è quella prodotta dagli eserciti territoriali, pertanto quale limite in molti casi appreso difficilmente immaginiamo degli stati non territoriali. Ed è il caso di Israele fra la Riforma di Rabbi Jonathan ben Zakkay a seguito della Distruzione del Tempio ad opera dei romani, e la fondazione del Medinat Yisrael del 1948. Lo Stato Ebraico a seguito della sconfitta romana da territoriale si trasformò in qualcosa di molto simile ad un network di comunità sparse nel mondo. se ne cambiò la forma non ne cambiò la sostanza continuando la sua storia, semplicemente nel 1948 ridivenne territoriale. Il limite culturale di come studiamo storia non ci permette nella maggioranza dei casi di vedere questa continuità storica multiforme. Cordialmente
Franco Licciardello
Gentile Franco, Il suo concetto è chiarissimo. Israele distrutto dai Romani ha continuato ad esistere nelle comunità sparse per il mondo che ogni anno, inevitabilmente, alla conclusione del seder di Pesach gridavano "L'anno prossimo a Gerusalemme". Questo accadeva dall'Africa alla Svezia, dall'India alla Francia, gli ebrei non hanno sognato altro che Israele e Gerusalemme per 2000 anni. Nel 1948 la Nazione ebraica è ridiventata territoriale pronta ad accogliere i suoi figli. Un cordiale Shalom