Un filmato recuperato dall’esercito israeliano durante le operazioni nella Striscia di Gaza mostra sei ostaggi israeliani mentre cercano di accendere le candele della festa di Hanukkah in un tunnel con scarso ossigeno. I sei ostaggi sono Hersh Goldberg-Polin, 23 anni, Eden Yerushalmi, 24 anni, Ori Danino, 25 anni, Alex Lobanov, 32 anni, Carmel Gat, 40 anni, e Almog Sarusi, 27 anni. Il filmato risale al dicembre 2023. Otto mesi dopo, il 29 agosto 2024, all’approssimarsi delle Forze di Difesa israeliane al tunnel sotto il quartiere di Tel Sultan, a Rafah (Striscia di Gaza meridionale), tutti e sei gli ostaggi furono assassinati con un colpo alla testa dai terroristi palestinesi.
Idan Raichel in tour in Europa Commento di Daniele Toscano
Testata: Shalom Data: 28 aprile 2017 Pagina: 27 Autore: Daniele Toscano Titolo: «Idan Raichel, un artista della fantasia»
Riprendiamo da SHALOM di aprile 2017, a pag. 27, con il titolo "Idan Raichel, un artista della fantasia", il commento di Daniele Toscano.
Daniele Toscano
Idan Raichel
27 Pianista, compositore, cantante, produttore: tutto questo è Idan Raichel, poliedrico artista israeliano. All’auditorium Parco della Musica di Roma, si è concluso a marzo il suo tour europeo, che in Italia lo ha visto anche a Milano, Firenze e Verona, prima di partire per gli Stati Uniti. Sempre con grande successo, in questi spettacoli Idan ha introdotto tante novità. Il suo genere è rimasto eclettico, fatto di jazz e musica elettronica, pop e fusion, brani in ebraico tradizionali e moderni, ma dopo 12 anni e 30 concerti con l’Idan Raichel Project, l’artista si è esibito da solo. Questo gruppo era un vero e proprio esperimento musicale: riuniva più di 150 musicisti e cantanti, diversi per età e per origine. Si andava infatti dal più giovane, un sedicenne, al più anziano, ultranovantenne; provenivano da diverse parti del mondo: Yemen, Marocco, Colombia, Germania, Stati Uniti, Etiopia. Numerose nazionalità, una vasta gamma di lingue e influenze musicali, che si sono unite per lanciare un messaggio di pace: il “progetto”, infatti, è stato anche premiato per aver unito persone di diverso credo e cultura e per aver portato la voce delle minoranze e dei migranti all’attenzione della società.
Oggi è rimasto l’impegno, ma è cambiato lo stile. Via i rasta, più vicino alla famiglia e nuove sperimentazioni musicali: oltre al pianoforte acustico, infatti, Idan Raichel ha suonato il piano elettrico, le percussioni, il drum pad & looper. E ha dato libero sfogo alla fantasia, utilizzando anche i giochi delle figlie di uno e tre anni, nonché la chitarra, di cui è grande appassionato, sebbene abbia definito “horrible” le sue performance con questo strumento. Caratteristica di questo tour, dei duetti semi-improvvisati con musicisti locali: così è stato anche a Roma, dove ha chiamato sul palco l’amico Piero Salvatori a suonare il violoncello. A descrivere l’atmosfera distesa della serata all’auditorium, a cui erano presenti diversi membri della Comunità ebraica di Roma ma anche persone esterne, un episodio singolare: una ragazza che, arrivata in ritardo, ha richiamato l’attenzione dello stesso cantante per rintracciare i suoi amici in sala. Il tour è stato anche l’occasione per presentare al pubblico il suo nuovo album “At the Edge of the Beginning”, in cui Idan Raichel riflette sulla vita e sulle relazioni umane, medita sull’amore, sulla vita e sulla famiglia.
Tra le fonti di ispirazione, artisti del calibro di Caetano Veloso, Dave Matthews e Prince. Ma anche Ornella Vanoni e altri cantanti italiani. In questi concerti, Idan ha cantato i suoi testi in ebraico e qualche strofa in inglese, ma si è cimentato anche in qualche verso in italiano della recente “Amami” di Mina e Celentano, scritta proprio da Raichel: durante uno dei suoi concerti a Milano, infatti, nel pubblico c’era Caterina Caselli, la quale si è innamorata di una delle sue melodie, Ma’agalim, e l’ha proposta alla coppia di cantanti italiani. Mina e Celentano hanno accettato e così Idan Raichel ha composto per loro il singolo: un episodio che lo ha legato ulteriormente al nostro paese.
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