Gentile Sig.ra Fait, quando parla dell'arsenale atomico israeliano eviti, se possibile, di usare l'aggettivo "eventuale". E' noto anche ai sassi che lo stato ebraico è, seppure senza una ammissione ufficiale, una potenza nucleare, con una disponibilità calcolata dagli esperti di strategia militare, fra i 150 e i 200 ordigni. Negarlo o soltanto metterlo in dubbio significa fare un torto alla verità e far perdere credibilità a Lei e a questo sito. Quanto poi alla tesi sostenuta da Cacciari, bisogna ammettere che non è del tutto priva di fondamento. Perchè Paesi notoriamente non democratici come Cina, Russia, Pakistan (senza considerare il caso limite del Nord Corea) possono essere potenze nucleari e l'Iran no, è cosa difficile da capire. A meno che non si usi come unica discriminante la potenziale minaccia per Israele che, nel caso della teocrazia iraniana, indubbiamente esiste.

Alessandro Bortolami

Gentile signor Bortolami,
Puo' essere noto anche ai sassi che Israele sia una potenza nucleare ma nessun sasso puo' affermarlo con sicurezza da qui il mio "eventuale". Non sono ipocritamente pacifista percio' sarei contenta se Israele fosse la potenza nucleare che molti assicurano sia. Mi sentirei ancora piu' sicura dal momento che qui siamo circondati da nemici implacabili e barbari con le loro stesse popolazioni. Al di la' di questo, purtroppo tutti sappiamo che una guerra nucleare in MO segnerebbe la fine di tutto e da questo nasce la strategia di Israele che non ha mai dato per certa la propria potenza nucleare. Il dubbio fa piu' paura della certezza a un nemico che un giorno si e l'altro pure minaccia di avere la bomba pronta a fare di Israele terra bruciata.
Shalom