Jordan Peterson intervista Benjamin Netanyahu sulla storia di Israele Video con sottotitoli italiani a cura di Giorgio Pavoncello
Jordan B. Peterson intervista il Primo Ministro israeliano Benjamin Netanyahu sulla storia di Israele e sul diritto degli ebrei alla loro terra ancestrale, la Terra d'Israele, situata tra il fiume Giordano e il Mar Mediterraneo. Questa è la risposta alla narrazione falsa araba e alla loro assurda rivendicazione della terra di Israele, la patria del popolo ebraico da tempo immemorabile. La risposta a qualsiasi rivendicazione araba su una terra che chiamano "Palestina". La terra di Israele, che hanno invaso, non è mai stata terra araba e non sarà mai loro.
Siccome il bds è quanto di più nazista si possa immaginare, al pari di alba dorata, di casa pound e di demenziali siti internet, non ci dovrebbe essere nessuna difficoltà per neutralizzarlo, in buona compagnia di costoro, con l’applicazione della “legge Scelba”, rendendogli la vita amara e affossandolo… BASTA VOLERLO… Legge 20 giugno 1952, n. 645 e Riorganizzazione del disciolto partito fascista. Anche perché la loro esistenza è oltremodo insopportabile, inquinante e nauseabonda! Siamo fuori tempo massimo... E' da mo' che questi BUOI bipedi sarebbero dovuti essere lasciati DRASTICAMENTE fuori dalla stalla, possibilmente in mezzo a una mandria di tori imbizzarriti... Che si vuole ancora aspettare? Che si aspetta per agire? Che il giudice a Berlino si dia una mossa e SI SVEGLI... Shalom
Edoardo Grinberg
Gentile Edoardo, sistemi democratici per eliminare i neonazi del BDS sarebbero a disposizione e , non volendo usarli per non disturbare chi in alto li protegge, forse sarebbe stato sufficiente ignorarli e zittirli all'inizio della loro nefanda carriera. Ormai si sono insinuati , come serpi velenose, dovunque, li avremo il 25 aprile, dovremo assistere alle loro aggressioni alla Stella di David della Brigata ebraica, insieme a tutte quelle associazioni filopalestinesi che imperversano e il cui unico scopo è diffamare Israele e dare addosso, ogni 25 aprile, ai rappresentanti della Brigata e alla loro bandiera. I palestinesi che durante la Guerra mondiale ancora non esistevano ma si chiamavano arabi, erano in altre faccende affacendati mentre gli ebrei morivano per liberare l'Italia dal nazifascismo. Loro, gli arabi, erano occupati a sostenere Hitler, a collaborare con i nazisti, e a chiedere i mezzi per eliminare gli ebrei anche in Medio oriente. Vederli sfilare contro chi ha fatto la Resistenza, sentirli urlare contro Israele, contro la bandiera gloriosa della Brigata, è nauseante e angosciante. Oltre alla mancanza di volontà di neutralizzarli, di evitare la diffusione della loro sporcizia ideologica, rendendoli finalmente invisibili a occhi civili e onesti, quello che manca è la cultura, è il sapere, è il conoscere la storia, è l'onestà dell'anima, valori oscurati dalla propaganda naziarabo-comunista. Viviamo tempi confusi e pericolosi e non se ne vuole uscire, purtroppo. Shalom