Jordan Peterson intervista Benjamin Netanyahu sulla storia di Israele Video con sottotitoli italiani a cura di Giorgio Pavoncello
Jordan B. Peterson intervista il Primo Ministro israeliano Benjamin Netanyahu sulla storia di Israele e sul diritto degli ebrei alla loro terra ancestrale, la Terra d'Israele, situata tra il fiume Giordano e il Mar Mediterraneo. Questa è la risposta alla narrazione falsa araba e alla loro assurda rivendicazione della terra di Israele, la patria del popolo ebraico da tempo immemorabile. La risposta a qualsiasi rivendicazione araba su una terra che chiamano "Palestina". La terra di Israele, che hanno invaso, non è mai stata terra araba e non sarà mai loro.
Che cosa fare con i terroristi palestinesi incarcerati 20/04/2017
Gentile Sig.Fait, mi vuole spiegare in quali condizioni vivono gli ergastolani pluriomicidi in Israele se gli viene consentito di scrivere una lettera al New York Times? Non basta la stampa cattolica italiana che definisce Barghouti “un detenuto” e si guardia bene dal dire perché è stato condannato dopo regolare processo a diversi ergastoli, c’è pure la stampa di sinistra che lo paragona a ...Mandela ! Israele dovrebbe smetterla di trattare coi guanti quei criminali, niente pena di morte, va bene, ma così una democrazia si fa del male da sola.
Daniel Afflelou, Nice
Gentile Daniel, Il NYT è riuscito persino a superare molti organi di dis-informazione cattolici e di sinistra definendo Barghouti, pluriomicida e pluriergastolano, addirittura "parlamentare". Parlamentare di cosa? Persino all'epoca di Arafat, quando il Barghouti scorazzava alla ricerca di ebrei da ammazzare, questi non era altro che un capobanda. Da quando è diventato parlamentare e di quale parlamento? Sono 10 anni che nell'AP non si fanno elezioni. In Israele gli ergastolani possono studiare, molti entrano in galera analfabeti e riescono a diplomarsi e persino a laurearsi presso la Open University of Israel. La lettera pubblicata dal NYT è la dimostrazione della libertà di comunicare con l'esterno dei terroristi palestinisti in carcere. Personalmente mi auguro che tutto questo convinca il governo di Israele e le autorità carcerarie a varare leggi molto più restrittive e a mettere Barghouti in isolamento fino alla fine dei suoi giorni. La stampa internazionale criticherà ? Certamente, ma non dovrebbe interessarci più di tanto dal momento che lo fanno sempre e comunque. Israele non deve mai dimenticare di avere a che fare con un nemico infido e bugiardo che usa la democrazia israeliana come arma da guerra per colpire il Paese alla schiena. Un cordiale Shalom