Jordan Peterson intervista Benjamin Netanyahu sulla storia di Israele Video con sottotitoli italiani a cura di Giorgio Pavoncello
Jordan B. Peterson intervista il Primo Ministro israeliano Benjamin Netanyahu sulla storia di Israele e sul diritto degli ebrei alla loro terra ancestrale, la Terra d'Israele, situata tra il fiume Giordano e il Mar Mediterraneo. Questa è la risposta alla narrazione falsa araba e alla loro assurda rivendicazione della terra di Israele, la patria del popolo ebraico da tempo immemorabile. La risposta a qualsiasi rivendicazione araba su una terra che chiamano "Palestina". La terra di Israele, che hanno invaso, non è mai stata terra araba e non sarà mai loro.
Antisemitismo in Francia Commento di Ernesto Galli della Loggia
Testata: Corriere della Sera Data: 02 aprile 2017 Pagina: 30 Autore: Ernesto Galli della Loggia Titolo: «Antisemitismo in Francia, gli studenti ebrei in fuga dalle scuole di periferia»
Riprendiamo dal CORRIERE della SERA di oggi, 02/04/2017, a pag.30, con il titolo "Antisemitismo in Francia, gli studenti ebrei in fuga dalle scuole di periferia" il commento di Ernesto Galli della Loggia.
Ernesto Galli della Loggia
Per avere un'idea del clima in cui tra un mese si voterà in Francia torna utile un libro a più voci appena pubblicato in quel Paese — Réflexions sur l'antisémitisme (editore Odile Jacob) — di cui dà notizia l'ultimo numero di Commentaire, la rivista fondata da Raymond Aron. Dalle cui pagine si apprende che a partire dalla guerra del Golfo gli studenti ebrei francesi delle scuole medie e dei licei situati in molti quartieri di periferia, o comunque nelle zone con una forte percentuale di popolazione immigrata maghrebina, sono fatti oggetto sistematico di manifestazioni, anche violente, di razzismo antisemita da parte dei loro compagni islamici. Fino al punto — si leggeva addirittura in un rapporto ufficiale tenuto a lungo nascosto e reso pubblico solo nel 2005 - che «oggi come oggi in Francia gli studenti ebrei non possono più di fatto frequentare alcun istituto scolastico pubblico». Le autorità cercano di correre più o meno ai ripari: ma poco esse possono contro aggressioni che avvengono quasi sempre non negli edifici scolastici ma nei loro dintorni. Si è verificato quindi un continuo spostamento di giovani ebrei verso le scuole private laiche o cattoliche. Inizialmente anche verso quelle ebraiche, fintanto però che tali scuole sono apparse come un ovvio obiettivo di eventuali attacchi da parte del terrorismo islamista. In alternativa, allora, hanno preso forma uno di questi due fenomeni: o l'agghiacciante dissimulazione da parte degli allievi ebrei della propria identità, resa nota solo al dirigente della scuola; ovvero, più spesso, l'iscrizione degli stessi in istituti scolastici situati in quartieri meno «pericolosi»: all'insegna di un separatismo scolastico a base «residenziale», da tempo silenziosamente adottato anche dai ceti borghesi medio-alti alla ricerca di una migliore qualità dell'insegnamento. Tutto ciò in Europa, all'inizio del XXI secolo: a futura memoria.
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