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Jordan Peterson intervista Benjamin Netanyahu sulla storia di Israele 06/04/2025

Jordan Peterson intervista Benjamin Netanyahu sulla storia di Israele
Video con sottotitoli italiani a cura di Giorgio Pavoncello

Jordan B. Peterson intervista il Primo Ministro israeliano Benjamin Netanyahu sulla storia di Israele e sul diritto degli ebrei alla loro terra ancestrale, la Terra d'Israele, situata tra il fiume Giordano e il Mar Mediterraneo. Questa è la risposta alla narrazione falsa araba e alla loro assurda rivendicazione della terra di Israele, la patria del popolo ebraico da tempo immemorabile. La risposta a qualsiasi rivendicazione araba su una terra che chiamano "Palestina". La terra di Israele, che hanno invaso, non è mai stata terra araba e non sarà mai loro.



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Corriere della Sera Rassegna Stampa
31.03.2017 Iran, 'offendono Maometto': condannati a morte
Le libertà calpestate sotto il regime degli ayatollah

Testata: Corriere della Sera
Data: 31 marzo 2017
Pagina: 15
Autore: la redazione del Corriere della Sera
Titolo: «Iran, condannati a morte: 'Insulti a Maometto'»

Riprendiamo dal CORRIERE della SERA di oggi, 31/03/2017, a pag. 15, la breve "Iran, condannati a morte: 'Insulti a Maometto' ".

L'Iran è un Paese dove non c'è posto per la libertà e le opinioni contrarie alla linea del regime e alla teocrazia sciita vengono represse. L'accusa di "offese a Maometto" è sufficiente per decretare una condanna a morte. Questo è il Paese sdoganato dall'Occidente dopo gli accordi sul nucleare voluti da Obama e dall'Europa, levatrice Federica Mogherini.

Ecco la breve:

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Esecuzioni pubbliche in Iran

Tre persone sono state condannate a morte in Iran per le proprie opinioni: si tratta di due giovani, Sina Dehghan e Mohammad Nouri, puniti per aver insultato il Profeta sui social media, e di una donna, Marjan Dawari, che ha tradotto un libro del gruppo religioso americano Eckankar ed è accusata di aver «diffuso la corruzione sulla terra». Lo denuncia «Iran Human Rights», secondo il quale 530 persone sono state messe a morte nel 2016 e 140 nei primi due mesi del 2017. Dehghan e Nouri avrebbero condiviso sulla app «Line» contenuti giudicati contro l’Islam; il primo giovane, sarebbe stato torturato.

Per inviare la propria opinione al Corriere della Sera, telefonare 02/62821, oppure cliccare sulla e-mail sottostante


lettere@corriere.it

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