Jordan Peterson intervista Benjamin Netanyahu sulla storia di Israele Video con sottotitoli italiani a cura di Giorgio Pavoncello
Jordan B. Peterson intervista il Primo Ministro israeliano Benjamin Netanyahu sulla storia di Israele e sul diritto degli ebrei alla loro terra ancestrale, la Terra d'Israele, situata tra il fiume Giordano e il Mar Mediterraneo. Questa è la risposta alla narrazione falsa araba e alla loro assurda rivendicazione della terra di Israele, la patria del popolo ebraico da tempo immemorabile. La risposta a qualsiasi rivendicazione araba su una terra che chiamano "Palestina". La terra di Israele, che hanno invaso, non è mai stata terra araba e non sarà mai loro.
Una sentenza che segna l’involuzione formalista e “islamizzante” della giurisprudenza israeliana. Sbaglia il giurista israelita se pensa di offrire al mondo una immagine di "giustizia giusta” con sentenze come questa. Ciò che viene comunicato al mondo con decisioni di questo genere è il timore della intelligenza giuridica di fronte al fenomeno del terrorismo, la paura di ritorsioni e rappresaglie e questo svantaggia enormenente le forze di tutto il mondo e soprattutto la giurisprudenza internazionale nella politica giudiziaria antiterroristica. Se finanche Israele paventa la rappresaglia del terrorismo e rende sentenze erronee sul piano della legittimità e svianti su quello della politica giudizaria criminale, figuriamoci se gli altri paesi devastati dal terrorismo possono spingersi oltre: questo è il ragionamento della intelligenza giuridica internazionale di fronte a sentenze come questa. Qualche anno fa ho scritto su questo sito paventando il rischio di una “islamizzazione” - cioè di una clemenza indebita verso il terrorismo islamico - della giustizia israeliana, nel nome di un chimerico ed impossibile sogno di pace.
Vitaliano Bacchi
Risponde Deborah Fait
Gentile Avvocato,
Non credo che la Corte marziale abbia dato quel verdetto per timore di una rappresaglia, anzi sono assolutamente sicura del contrario. Israele e' preparato sempre a tutto. Nè temo una islamizzazione della giustizia israeliana in un impossibile desiderio di pace. Il verdetto non mi e' piaciuto come non e' piaciuto al 70% degli israeliani, anche se ce lo aspettavamo. El'or Azaria, secondo i giudici, non ha rispettato le regole di ingaggio pertanto andava punito anche se la popolazione era tutta dalla sua parte. Possiamo sperare nella grazia che sicuramente arrivera' anche se non in tempi brevissimi. Cordiali saluti (df)