sabato 03 maggio 2025
CHI SIAMO SUGGERIMENTI IMMAGINI RASSEGNA STAMPA RUBRICHE STORIA
I numeri telefonici delle redazioni
dei principali telegiornali italiani.
Stampa articolo
Ingrandisci articolo
Clicca su e-mail per inviare a chi vuoi la pagina che hai appena letto
Caro/a abbonato/a,
CLICCA QUI per vedere
la HOME PAGE

vai alla pagina twitter
CLICCA QUI per vedere il VIDEO

Jordan Peterson intervista Benjamin Netanyahu sulla storia di Israele 06/04/2025

Jordan Peterson intervista Benjamin Netanyahu sulla storia di Israele
Video con sottotitoli italiani a cura di Giorgio Pavoncello

Jordan B. Peterson intervista il Primo Ministro israeliano Benjamin Netanyahu sulla storia di Israele e sul diritto degli ebrei alla loro terra ancestrale, la Terra d'Israele, situata tra il fiume Giordano e il Mar Mediterraneo. Questa è la risposta alla narrazione falsa araba e alla loro assurda rivendicazione della terra di Israele, la patria del popolo ebraico da tempo immemorabile. La risposta a qualsiasi rivendicazione araba su una terra che chiamano "Palestina". La terra di Israele, che hanno invaso, non è mai stata terra araba e non sarà mai loro.



Clicca qui






Avvenire Rassegna Stampa
06.01.2017 'I mondi di Primo Levi': la mostra a Milano fino al 19 febbraio
Cronaca di Andrea D'Agostino

Testata: Avvenire
Data: 06 gennaio 2017
Pagina: 4
Autore: Andrea D'Agostino
Titolo: «I mondi di Primo Levi in mostra»

Riprendiamo da AVVENIRE - Milano di oggi, 06/01/2017, a pag. 4, con il titolo "I mondi di Primo Levi in mostra", la cronaca di Andrea D'Agostino.

Immagine correlata
L'ingresso alla mostra  I mondi di Primo Levi. Una strenua chiarezza (a Milano fino al 19 febbraio)

Immagine correlata
Primo Levi

Se questo è un uomo e La tregua sono le sue opere più note. Ma la mostra in corso al museo di Scienza e tecnologia di Milano permette di conoscere i tanti altri volti di Primo Levi (1919-1987), a partire dagli altri suoi scritti come Il sistema periodico, La chiave a stella e i racconti di fantascienza. I mondi di Primo Levi. Una strenua chiarezza (fino al prossimo 19 febbraio) è il titolo della rassegna, realizzata dal centro internazionale di studi Primo Levi di Torino con il sostegno di Material ConneXion Italia, il patrocinio del Comune di Milano e la collaborazione dell'associazione Figli della Shoah e del Memoriale della Shoah di Milano.

L'occasione della mostra è stata la recente pubblicazione della nuova edizione delle sue opere complete. Tutte biografiche, perché ripercorrono le tante tappe di una vita turbolenta dalla formazione scientifica nella Torino di fine anni Trenta all'indomani dell'approvazione delle leggi razziali, alla deportazione nel lager di Auschwitz, fino al ritorno in Italia e all'inizio della sua attività letteraria. E il percorso ripropone i suoi brani più celebri, alternati a immagini private e professionali inedite e a interviste video.

Sei le sezioni: si incomincia con Carbonio (dal titolo dell'ultimo racconto del Sistema periodico), dove si descrive il viaggio avventuroso di un atomo di carbonio nel corso dei millenni: questo racconto, immaginato già al tempo della prigionia ad Auschwitz, in mostra è presentato attraverso una ricca sequenza di tavole disegnate dall'artista giapponese Yosuke Tald. Si prosegue con II viaggio verso il nulla/Il cammino verso casa, dove una grande carta dell'Europa propone il viaggio in cui Levi fu costretto dal campo di Fossoli fino ad Auschwitz, e il successivo, lungo ritorno a casa attraverso l'Europa centro-orientale che descrisse ne La tregua. Le sezioni centrali Cucire parole e Cucire molecole illustrano le sue attività di scrittore e chimico, con la riproduzione della tavola degli elementi nell'istituto di Chimica dove studiò da ragazzo, fino alla lunga esperienza nella Siva, la fabbrica di vernici dove lavorò fino alla pensione; nella penultima parte, Homo faber, sono riprodotte alcune sue sculture in filo di rame a illustrare la relazione tra mano e cervello presente in tante opere.

Alla fine la visita diventa quasi «un giro del mondo», come sintetizzano i curatori Fabio Levi e Peppino Ortoleva. Ma il senso di questo progetto, spiegano, sta nel far scoprire allo spettatore «la coerenza che lega insieme tante avventure letterarie apparentemente distanti l'una dall'altra: i toni duri ma sempre pacati della testimonianza dell'orrore, quelli quasi mozartiani del viaggio nella materia, fino all'umorismo di altre narrazioni. Sta nel portarlo dentro il laboratorio della scrittura per visitare il mondo che è al centro di tutti gli altri, quello personalissimo di uno dei grandi della cultura del Novecento». Info e orari: www.museoscienza.org.

Per inviare la propria opinione a Avvenire, telefonare 02/6780510, oppure cliccare sulla e-mail sottostante


lettere@avvenire.it

Condividi sui social network:



Se ritieni questa pagina importante, mandala a tutti i tuoi amici cliccando qui

www.jerusalemonline.com
SCRIVI A IC RISPONDE DEBORAH FAIT