Un filmato recuperato dall’esercito israeliano durante le operazioni nella Striscia di Gaza mostra sei ostaggi israeliani mentre cercano di accendere le candele della festa di Hanukkah in un tunnel con scarso ossigeno. I sei ostaggi sono Hersh Goldberg-Polin, 23 anni, Eden Yerushalmi, 24 anni, Ori Danino, 25 anni, Alex Lobanov, 32 anni, Carmel Gat, 40 anni, e Almog Sarusi, 27 anni. Il filmato risale al dicembre 2023. Otto mesi dopo, il 29 agosto 2024, all’approssimarsi delle Forze di Difesa israeliane al tunnel sotto il quartiere di Tel Sultan, a Rafah (Striscia di Gaza meridionale), tutti e sei gli ostaggi furono assassinati con un colpo alla testa dai terroristi palestinesi.
L'ebreo di Roma Lion Feuchtwanger Castelvecchi - 19,50 euro
Un romanzo perfetto al tempo dell'Impero.
"Nell'intreccio di personaggi e piani narrativi si dimostra l'abilità dello scrittore. Chi cerca un romanzo-romanzo, dove eventi e caratteri afferrano il lettore su uno sfondo grandioso, l'ha trovato". - Corrado Augias, Il Venerdì di Repubblica
Nella Roma di Vespasiano, Tito e Domiziano, crocevia di popoli e di culti, lo storico Giuseppe Flavio sperimenta tutta la difficoltà di essere un buon ebreo e un buon romano, proprio nel momento in cui l'impero entra in guerra contro le tribù ribelli della Giudea. Dopo averlo affrancato dalla condizione di schiavo, Vespasiano lo ha, non senza sarcasmo, invitato a raccontare la storia e le tradizioni ebraiche. Giuseppe scrive, diviso tra due mondi e sempre più coinvolto nella macchina del potere, mentre vede con angoscia il suo conflitto interiore riflettersi nei destini dei due figli, Simeone, nato dall'unione con una donna ebrea, e Paolo, figlio di una greca-egiziana. Per Lion Feuchtwanger, che scrive questo libro a metà degli anni Trenta, la narrazione storica è anche un modo per affrontare con lucidità le inquietudini dell'Europa alla vigilia della seconda guerra mondiale.