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Jordan Peterson intervista Benjamin Netanyahu sulla storia di Israele 06/04/2025

Jordan Peterson intervista Benjamin Netanyahu sulla storia di Israele
Video con sottotitoli italiani a cura di Giorgio Pavoncello

Jordan B. Peterson intervista il Primo Ministro israeliano Benjamin Netanyahu sulla storia di Israele e sul diritto degli ebrei alla loro terra ancestrale, la Terra d'Israele, situata tra il fiume Giordano e il Mar Mediterraneo. Questa è la risposta alla narrazione falsa araba e alla loro assurda rivendicazione della terra di Israele, la patria del popolo ebraico da tempo immemorabile. La risposta a qualsiasi rivendicazione araba su una terra che chiamano "Palestina". La terra di Israele, che hanno invaso, non è mai stata terra araba e non sarà mai loro.



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La Stampa Rassegna Stampa
08.10.2016 Gli israeliani addestrano le forze militari d'élite a battere i Boko Haram
Analisi di Francesca Paci

Testata: La Stampa
Data: 08 ottobre 2016
Pagina: 13
Autore: Francesca Paci
Titolo: «Gli israeliani addestrano le forze militari d'élite a battere i Boko Haram»

Riprendiamo dalla STAMPA di oggi, 08/10/2016, a pag.13, con il titolo "Gli israeliani addestrano le forze militari d'élite a battere i Boko Haram", l'analisi di Francesca Paci.

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Boko Haram in Ciad                                    Francesca Paci

Dal 2013 intorno al lago Ciad si combatte una sanguinaria guerra contro Boko Haram, l’estrema frontiera subsahariana della jihad. Ma nonostante i quattro Paesi minacciati dai talebani d’Africa abbiano messo insieme le forze per fronteggiare il nemico comune, ognuno combatte con le proprie divise e i progressi sono scarsi, troppo corrotti i militari di Nigeria e Niger e non efficientissimi quelli del Ciad. Le uniche vere vittorie sul terreno sono da almeno un anno quelle delle unità d’élite dell’esercito camerunense, il Rapid Intervention Battallion (Bir) addestrato dagli israeliani. La notizia del coinvolgimento in forma non ufficiale di Israele, nota quasi esclusivamente tra gli esperti militari, racconta lo sforzo del governo di Yaounde che due giorni fa ha annunciato un reclutamento eccezionale proprio per il Bir, 1800 uomini camerunensi, single, di età compresa tra 18 e 23 anni, scolarizzazione medio alta.
Secondo il sito d’intelligence Blasting News, il Camerun sta rafforzando tutte le sue forze sul lago di Ciad, il Multi-purpose Response Squad della Gendarmeria Nazionale (Gpign), il Motorised Infantry Battalion (Bim) e in modo particolare il Bir, che oltre al training dei contractors israeliani riceve regolarmente attrezzature americane e israeliane, fucili di precisione e di assalto americani, mitragliatrici 50mm, cannoni, mortai e blindati. Poco meno di un anno fa il Camerun ha lanciato l’Operazione Alpha nella zona settentrionale di Kolofata, uno dei punti caldi dei 400 km di confine divisi con la Nigeria dove dal 2014 Boko Haram fa razzia nei villaggi e ha proclamato l’emirato di Gwoza, a sostegno della quale ci sarebbero anche 300 marines impegnati nel sostegno con i droni, ma secondo fonti locali attivi anche sul terreno, sulle montagne di Mandara.
L’Operazione Alpha, iniziata quasi 2 anni fa con 2000 uomini del Bir, 1000 regolari e 700 poliziotti della gendarmerie, coincide con l’entrata in scena dei contractors e israeliani, un momento in cui Yaounde denunciava di essere solo nel fronteggiare Boko Haram. Da allora la controffensi- va guidata dal Bir è diventata via via più efficace. Secondo il ministero della difesa camerunense dopo un anno erano stati uccisi 2000 miliziani e 600 erano nella prigione di Maroua.
«L’Operazione Alpha coopera con truppe americane, è sostenuta da ufficiali israeliani e assistita dall’intelligence francese via Ciad», spiega il colonnello Joseph Nouma al New African Magazine (l’equipaggiamento è anche russo, cinese e tedesco). Alcuni mesi fa Camerun e Nigeria hanno raggiunto un accordo per cui nella guerra a Boko Haram i rispettivi eserciti possono sconfinare, vale a dire che il Bir va a caccia di jihadisti anche oltre la frontiera Nord. Racconta una fonte locale che ultimamente, proprio grazie ai progressi nell’addestramento delle unità camerunensi, Boko Haram ha perso le sue capacità convenzionali e sta passando alla guerra irregolare: il Bir bracca con omicidi mirati i capi jihadisti che ora si nascondono e mandano avanti truppe non scelte, l’età dei miliziani si è molto abbassata, molti oggi sono adolescenti e poco addestrati.


direttore@lastampa.it

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