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Jordan Peterson intervista Benjamin Netanyahu sulla storia di Israele 06/04/2025

Jordan Peterson intervista Benjamin Netanyahu sulla storia di Israele
Video con sottotitoli italiani a cura di Giorgio Pavoncello

Jordan B. Peterson intervista il Primo Ministro israeliano Benjamin Netanyahu sulla storia di Israele e sul diritto degli ebrei alla loro terra ancestrale, la Terra d'Israele, situata tra il fiume Giordano e il Mar Mediterraneo. Questa è la risposta alla narrazione falsa araba e alla loro assurda rivendicazione della terra di Israele, la patria del popolo ebraico da tempo immemorabile. La risposta a qualsiasi rivendicazione araba su una terra che chiamano "Palestina". La terra di Israele, che hanno invaso, non è mai stata terra araba e non sarà mai loro.



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Corriere della Sera Rassegna Stampa
09.08.2016 Kafka a Gerusalemme
I preziosi manoscritti vanno alla Biblioteca Nazionale d'Israele

Testata: Corriere della Sera
Data: 09 agosto 2016
Pagina: 35
Autore: la redazione
Titolo: «La Corte Suprema ha deciso: i manoscritti di Kafka alla Biblioteca d'Israele»

Riprendiamo dal CORRIERE della SERA di oggi, 09/08/2016, a pag. 35, la breve "La Corte Suprema ha deciso: i manoscritti di Kafka alla Biblioteca d'Israele".

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Franz Kafka

I manoscritti di Franz Kafka (1883-1924) resteranno di proprietà della Biblioteca nazionale di Israele. Lo ha stabilito la Corte suprema d’Israele. La decisione mette fine a una questione che durava da tempo. I materiali erano stati affidati da Kafka a Max Brod, ceco ebreo, suo amico ed esecutore testamentario. Brod custodì gli autografi dell’autore di La metamorfosi, nonostante la richiesta dell’amico di bruciarli alla sua morte. Quando Brod lasciò la Cecoslovacchia, occupata dai nazisti, lì portò con sé in Palestina.

Prima della morte, avvenuta nel 1968 a Tel Aviv, Brod affidò i diari e le carte di Kafka alla sua segretaria, Ester Hoffe, e dispose che fossero donati all’Università ebraica di Gerusalemme o a «un’altra istituzione ebraica in Israele o all’estero». Hoffe, invece, decise di mettere all’asta il manoscritto originale de Il processo per due milioni di dollari e alla sua scomparsa, nel 2007, lasciò i materiali ai suoi eredi. Nel 2009 lo Stato d’Israele ha fatto loro causa reclamando la proprietà dei manoscritti. Ora arriva la decisione della Corte suprema di respingere l’appello presentato degli eredi di Esther Hoffe stabilendo che Brod, l’amico di Kafka, avrebbe voluto che i manoscritti fossero non venduti ma conservati.

Per inviare la propria opinione al Corriere della Sera, telefonare 02/62821, oppure cliccare sulla e-mail sottostante


lettere@corriere.it

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