Un filmato recuperato dall’esercito israeliano durante le operazioni nella Striscia di Gaza mostra sei ostaggi israeliani mentre cercano di accendere le candele della festa di Hanukkah in un tunnel con scarso ossigeno. I sei ostaggi sono Hersh Goldberg-Polin, 23 anni, Eden Yerushalmi, 24 anni, Ori Danino, 25 anni, Alex Lobanov, 32 anni, Carmel Gat, 40 anni, e Almog Sarusi, 27 anni. Il filmato risale al dicembre 2023. Otto mesi dopo, il 29 agosto 2024, all’approssimarsi delle Forze di Difesa israeliane al tunnel sotto il quartiere di Tel Sultan, a Rafah (Striscia di Gaza meridionale), tutti e sei gli ostaggi furono assassinati con un colpo alla testa dai terroristi palestinesi.
Germania: Violenze sessuali islamiche contro le donne Cronaca di Maurizio Stefanini
Testata: Libero Data: 02 giugno 2016 Pagina: 12 Autore: Maurizio Stefanini Titolo: «Una Colonia tira l'altra»
Riprendiamo da LIBERO di oggi, 02/06/2016, a pag.12, con il titolo "Una Colonia tira l'altra, la cronaca di Maurizio Stefanini.
Su questo argomento rinviamo i lettori agli articoli di Roberto Giardina usciti su IC, scrivendo il suo nome nella finestra in home page in alto a sinistra.
Ecco il pezzo:
Maurizio Stefanini
Di nuovo, aggressioni sessuali di immigrati islamici in Germania. Stavolta è accaduto a Darmstadt,in Assia,dove 26 donne hanno denunciato di essere state molestate nel corso di un festival musicale che lo scorso fine settimana ha raccolto in quattro giorni tra le 300 e le 400.000 persone. In seguito alle denunce, la polizia ha arrestato tre pakistani tra i 28 e i 31 anni di età: due di loro sono richiedenti asilo, il terzo vive in Germania da tempo ma non è chiaro se abbia chiesto asilo. Tra i 16 e i 25 anni l’età della maggior parte delle denuncianti. Nel rivelarlo il portavoce della polizia ha però precisato che solo 14 hanno presentato denuncia formale e «tutte hanno lamentato di essere state circondate da piccoli gruppi di uomini che le hanno toccate in modo non appropriato». Insomma, lo stesso scenario degli attacchi della notte di Capodanno a Colonia, che poi nonf u solo Colonia. Dodici città tedesche, in 12 Länder su 16 ,furono infatti interessate dall’ondata di molestie e violenze. Dalle prime 30 denunce presentate il 4 gennaio, si giunse il 17 febbraio a 1.088, relative a 1.049 vittime. Non solo donne, ma anche uomini. E poi sono cresciute ancora, fino a 1.529 reati: tra essi, tre stupri veri e propri, e poi anche furti e violenze fisiche. Si parlò di assalti coordinati e commessi da gruppi fino a 40 uomini, con tratti nord-africani o arabi. In tutto, una folla di oltre 1.500 aggressori solo a Colonia. Ma altri 236 crimini, compresi due stupri, sono stati denunciati ad Amburgo. In tutta la Germania, le vittime sarebbero state almeno 1.950. Il 7gennaio,un’ondata di simili assalti si ebbe anche a Helsinki,dove furono detenuti tre richiedenti asilo iracheni. In Svezia, quando lo scorso gennaio si seppe di violenze avvenute a Malmö, Helsingborg,Karlstad e Kalmar, sia pprese che nelle due estati precedenti si erano verificati fatti simili anche al Festival della Gioventù di Stoccolma, ma poiché i colpevoli erano stranieri la polizia aveva tacitato lo scandalo,per evitare reazioni xenofobe. Altri assalti furono denunciati in Austria e in Svizzera. Né la cosa era finita lì. Altri 12 crimini del genere, tra cui otto aggressioni sessuali, sono stati denunciati a maggio a Berlino, al Carnevale delle Culture di Kreuzberg, e sono sfociatiin sette arresti per furto e quattro per tentata violenza carnale. Origini: tunisina,marocchina, libica, algerina. Due casi si riferivano a due ragazze di 17 e 18 anni circondate e molestate da una decina di turchi e libanesi. Spuntano infine altre tre denunce per il Carnevale di Colonia. Un 17enne afgano richiedente asilo arrestato per stupro di una 22enne è stato poi rilasciato, ma dopo l’arresto di un altro 17enne che si trovava nel suo stesso residence. Anche un richiedente asilo nigeriano 29enne è stato arrestato perché sospettato dello stupro di una 24enne. L’effetto emulativo è evidente, e in qualche caso lo è anche l’organizzazione. D’altronde gli assalti ripetono un tipo di tecnica largamente usato al Cairo, e di cui al tempo della Rivoluzione di Tahrir sono finite vittime anche varie reporter europee. La colpa, secondo un imam, era delle donne: troppo «svestite e profumate».
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