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Jordan Peterson intervista Benjamin Netanyahu sulla storia di Israele 06/04/2025

Jordan Peterson intervista Benjamin Netanyahu sulla storia di Israele
Video con sottotitoli italiani a cura di Giorgio Pavoncello

Jordan B. Peterson intervista il Primo Ministro israeliano Benjamin Netanyahu sulla storia di Israele e sul diritto degli ebrei alla loro terra ancestrale, la Terra d'Israele, situata tra il fiume Giordano e il Mar Mediterraneo. Questa è la risposta alla narrazione falsa araba e alla loro assurda rivendicazione della terra di Israele, la patria del popolo ebraico da tempo immemorabile. La risposta a qualsiasi rivendicazione araba su una terra che chiamano "Palestina". La terra di Israele, che hanno invaso, non è mai stata terra araba e non sarà mai loro.



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Il Foglio Rassegna Stampa
12.05.2016 Israele, il Paese delle persone felici
Nonostante il terrorismo è tra i primi al mondo per soddisfazione: ecco perché

Testata: Il Foglio
Data: 12 maggio 2016
Pagina: 3
Autore: la redazione
Titolo: «L'insospettabile felicità di Israele»

Riprendiamo dal FOGLIO di oggi, 12/05/2016, a pag. 3, l'editoriale "L'insospettabile felicità di Israele".

Come è possibile che in tutte le classifiche internazionali il popolo israeliano sia uno dei più felici del mondo? Israele è quinto tra i paesi Ocse per soddisfazione dello stile di vita, davanti a Inghilterra e Stati Uniti (l’Italia è indietro anni luce), undicesimo nel World Happiness Report dell’Onu. Né i dati economici, che pure sono eccellenti, né quelli sulla sicurezza personale – che riflettono la situazione che tristemente tutti conosciamo, in cui i cittadini israeliani sono assediati in casa loro, devono guardarsi quotidianamente da attacchi e attentati in patria e dall’odio dei vicini all’estero – giustificano questo tasso di felicità altissimo. Perché un paese assediato, pugnalato e spesso maltrattato nelle sedi internazionali – si pensi al flusso continuo di risoluzioni contrarie proveniente dalle sale dell’Onu – è tra i più felici del mondo?

Secondo Avinoam Bar-Yosef del Jewish People Policy Institute, che ne ha scritto sul Wall Street Journal, la felicità insospettabile di Israele risiede in dati non considerati dai sondaggi. Per esempio l’idea, rivelata in alcune indagini proprio dell’organizzazione di Bar-Yosef, che la nazionalità israeliana è un tratto importante per l’identità di oltre l’80 per cento dei cittadini, così come lo sono la cultura e la tradizione ebraiche. Israele è uno stato costruito “contro tutti gli ostacoli” e con una precisa raison d’être, e questo dà un senso di scopo e di orgoglio ai suoi cittadini che non esiste altrove nel mondo civilizzato. E’ una sfaccettatura in più dell’eccezionalismo di Israele, terra di democrazia, sviluppo e sì, anche di felicità, in quel calderone sempre più pericoloso che ormai è diventato il medio oriente a tendenza islamista.

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