giovedi` 15 maggio 2025
CHI SIAMO SUGGERIMENTI IMMAGINI RASSEGNA STAMPA RUBRICHE STORIA
I numeri telefonici delle redazioni
dei principali telegiornali italiani.
Stampa articolo
Ingrandisci articolo
Clicca su e-mail per inviare a chi vuoi la pagina che hai appena letto
Caro/a abbonato/a,
CLICCA QUI per vedere
la HOME PAGE

vai alla pagina twitter
CLICCA QUI per vedere il VIDEO

Jordan Peterson intervista Benjamin Netanyahu sulla storia di Israele 06/04/2025

Jordan Peterson intervista Benjamin Netanyahu sulla storia di Israele
Video con sottotitoli italiani a cura di Giorgio Pavoncello

Jordan B. Peterson intervista il Primo Ministro israeliano Benjamin Netanyahu sulla storia di Israele e sul diritto degli ebrei alla loro terra ancestrale, la Terra d'Israele, situata tra il fiume Giordano e il Mar Mediterraneo. Questa è la risposta alla narrazione falsa araba e alla loro assurda rivendicazione della terra di Israele, la patria del popolo ebraico da tempo immemorabile. La risposta a qualsiasi rivendicazione araba su una terra che chiamano "Palestina". La terra di Israele, che hanno invaso, non è mai stata terra araba e non sarà mai loro.



Clicca qui






Il Foglio Rassegna Stampa
11.05.2016 Da Monaco a Gerusalemme: le analogie tra attentati che media e opinione pubblica non vogliono riconoscere
Il risultato dell'odio contro Israele di fanatici e boicottatori

Testata: Il Foglio
Data: 11 maggio 2016
Pagina: 3
Autore: la redazione
Titolo: «L'Intifada dei coltelli in Germania»

Riprendiamo dal FOGLIO di oggi, 11/05/2016, a pag. 3, l'editoriale "L'Intifada dei coltelli in Germania".

Immagine correlata

L’attentato perpetrato nelle vicinanze di Monaco da un esaltato che al grido “Allahu akbar” ha accoltellato i passeggeri di un treno ricorda le modalità seguite dai terroristi palestinesi durante l’Intifada dei coltelli, che hanno provocato centinaia di ferimenti e uccisioni in Israele. Ora che quel tipo di terrorismo insanguina anche l’Europa sarebbe logico aspettarsi che l’atteggiamento di sufficienza e di disinteresse (nel migliore dei casi) che è stato riservato a suo tempo alla vicenda israeliana venga sottoposto a revisione critica. Ma non sarà così.

L’atteggiamento antiebraico che si è nuovamente diffuso soprattutto negli ambienti accademici europei (italiani compresi) non sarà abbandonato. Anche se non lo diranno esplicitamente, gli accademici antisemiti faranno capire che accoltellare un tedesco è un atto di violenza criminale intollerabile, mentre se si accoltella un israeliano si partecipa a una protesta giustificata, insomma uccidere un ebreo non è (proprio) un reato. D’altra parte è proprio nelle università europee, prima francesi e poi tedesche, che è nato il razzismo antisemita, che poi si è diffuso negli strati popolari, al punto da essere denunciato da Karl Marx come il socialismo degli imbecilli.

Oggi il boicottaggio commerciale e culturale contro Israele rappresenta la prosecuzione in forme diverse di quella mai abbandonata tendenza “culturale”, che in certi casi esprimeva persino una sorta di concorrenza con i docenti ebrei particolarmente numerosi specialmente in certi settori scientifici. In questo brodo di coltura velenoso può crescere di tutto, compreso il terrorismo di matrice islamica che a parole tutti condannano, senza rendersi conto del fatto che con l’atteggiamento anti israeliano lo aiutano a prosperare.

Per inviare la propria opinione al Foglio, telefonare 06/589090, oppure cliccare sulla e-mail sottostante


lettere@ilfoglio.it

Condividi sui social network:



Se ritieni questa pagina importante, mandala a tutti i tuoi amici cliccando qui

www.jerusalemonline.com
SCRIVI A IC RISPONDE DEBORAH FAIT