Un filmato recuperato dall’esercito israeliano durante le operazioni nella Striscia di Gaza mostra sei ostaggi israeliani mentre cercano di accendere le candele della festa di Hanukkah in un tunnel con scarso ossigeno. I sei ostaggi sono Hersh Goldberg-Polin, 23 anni, Eden Yerushalmi, 24 anni, Ori Danino, 25 anni, Alex Lobanov, 32 anni, Carmel Gat, 40 anni, e Almog Sarusi, 27 anni. Il filmato risale al dicembre 2023. Otto mesi dopo, il 29 agosto 2024, all’approssimarsi delle Forze di Difesa israeliane al tunnel sotto il quartiere di Tel Sultan, a Rafah (Striscia di Gaza meridionale), tutti e sei gli ostaggi furono assassinati con un colpo alla testa dai terroristi palestinesi.
Gli israeliani all'11° posto dei paesi felici 20/03/2016
Da questo report risulta che dopo il 1° e 2° posto , nel quale si sono classificati Danimarca e Svizzera, e la cosa non stupisce nessuno, incredibilmente all'11°troviamo Israele. L'autrice dell'articolo Fiamma Nirestein indica che il popolo di Israele, nonostante guerre, attentati , problemi interni economici e sociali, è felice di vivere lì, di essere lì e di credere nel futuro. E' questo il punto : in Europa la maggior parte delle persone sono disilluse, stanche e senza progetti a lungo termine. Senza progetti non si fanno figli. Ma soprattutto , credo, c'èda sottolineare un aspetto importante e trascurato : il popolo israeliano ed ebreo si sente parte viva e identitaria di Israele, si sente parte e protagonista della propria terra, in Europa invece ogni identità , ogni senso di appartenenza al proprio paese è stato smantellato in nome di un identità comune europea che non esiste. E questo porterà sempre più ad annullare l'individuo come tale o verso nazionalismi esasperati.
annalisa rossi
Vero, ma lei non tiene conto dell'imprevisto, quel quid che può succedere ma non prevedere. Ciò che mantiene vivi è la speranza e credere nei valori che sono alla base della nostre democrazie. Difenderli, anche contro i profeti di sciagure, non importa da che parte provengano. Israele è uno dei valori per cui vale la pena lottare.
ecco il link all'articolo di Fiamma Nirenstein citato nella lettera: