Jordan Peterson intervista Benjamin Netanyahu sulla storia di Israele Video con sottotitoli italiani a cura di Giorgio Pavoncello
Jordan B. Peterson intervista il Primo Ministro israeliano Benjamin Netanyahu sulla storia di Israele e sul diritto degli ebrei alla loro terra ancestrale, la Terra d'Israele, situata tra il fiume Giordano e il Mar Mediterraneo. Questa è la risposta alla narrazione falsa araba e alla loro assurda rivendicazione della terra di Israele, la patria del popolo ebraico da tempo immemorabile. La risposta a qualsiasi rivendicazione araba su una terra che chiamano "Palestina". La terra di Israele, che hanno invaso, non è mai stata terra araba e non sarà mai loro.
Per il Manifesto Salah è un terrorista 'pentito' dalle brigate rosse al terrorismo islamico la stessa ideologia
Testata: Il Manifesto Data: 20 marzo 2016 Pagina: 1 Autore: Gabriele Annichiarico Titolo: «Salah è il primo jihadista pentito»
Salah mentre viene arrestato
" Salah è il primo jihadista pentito " è il titolo che il MANIFESTO sceglie oggi, 20/03/2016 nelle pagine 2/3 per raccontare la cattura di Salah Abdeslam a Bruxelles. Non riprendiamo i tre articoli, farciti dell'abituale analisi sociologico-onnicomprensiva che il quotidiano comunista riserva sempre in questi casi: colpe dell'Occidente cattivo, le ragioni di chi ammazza civili innocenti perchè 'oppresso', multiculturalità la sola medicina per curare le malattie occidentali. No, niente articoli, ma qualche riflessione. Salah sarebbe dunque " il primo jihadista pentito ", ma il pentimento - sempre che lo si possa definire tale - arriva dopo la cattura non prima. Come linea di difesa, nulla da dire, complimenti all'intelligente avvocato, ma che sia credibile, via! E' vero che i compagni del Manifesto sono degli irriducibili comunisti, per i quali verità e menzogna sono intercambiabili, ma riproporre oggi, dopo alcuni decenni, un pentitismo che ricorda quello dei brigatisti rossi, anche fra loro molti pentiti, ma solo dopo la cattura, è indecente. Oggi sono tutti in libera uscita, per cui se il destino di Salah sarà quello delle nostre BR, può affrontare il futuro con la certezza di essere -prima o poi - rimesso in libertà. Alla faccia delle vittime del terrorismo islamico.
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