Un filmato recuperato dall’esercito israeliano durante le operazioni nella Striscia di Gaza mostra sei ostaggi israeliani mentre cercano di accendere le candele della festa di Hanukkah in un tunnel con scarso ossigeno. I sei ostaggi sono Hersh Goldberg-Polin, 23 anni, Eden Yerushalmi, 24 anni, Ori Danino, 25 anni, Alex Lobanov, 32 anni, Carmel Gat, 40 anni, e Almog Sarusi, 27 anni. Il filmato risale al dicembre 2023. Otto mesi dopo, il 29 agosto 2024, all’approssimarsi delle Forze di Difesa israeliane al tunnel sotto il quartiere di Tel Sultan, a Rafah (Striscia di Gaza meridionale), tutti e sei gli ostaggi furono assassinati con un colpo alla testa dai terroristi palestinesi.
Biella, restaurato il rotolo della Torah più antico del mondo Cronaca di Alessandro Nasi
Testata: La Stampa Data: 04 marzo 2016 Pagina: 27 Autore: Alessandro Nasi Titolo: «Biella, torna in uso il rotolo della Torah medievale»
Riprendiamo dalla STAMPA di oggi, 04/03/2016, a pag. 27, con il titolo "Biella, torna in uso il rotolo della Torah medievale", la cronaca di Alessandro Nasi.
Il rotolo della Torah restaurato
Rav Amedeo Spagnoletto
Un tesoro nascosto da quasi 800 anni negli archivi di una delle più piccole comunità ebraiche d’Italia e che rischiava di andare perso per sempre. Adesso però, dopo le sapienti cure di Amedeo Spagnoletto, è pronto a tornare a casa. La settecentesca sinagoga di Biella, nell’antico quartiere del Piazzo, domenica riabbraccerà il suo «sefer Torah», il rotolo in lingua ebraica ashkenazita sul quale è trascritto il Pentateuco, che uno studio con il Carbonio 14, fatto dall’Università dell’Illinois, fa risalire all’anno 1252. Sarebbe il più antico del mondo, tra quelli ancora in uso nelle funzioni religiose. Solo il rotolo sacro trovato nel 2013 nella biblioteca di Bologna può essere paragonato a quello della comunità biellese, «ma c’è una grossa differenza - spiega il maestro Spagnoletto, l’unico ad aver ricopiato un nuovo sefer Torah negli ultimi 150 anni -: quello trovato a Bologna è incompleto, inutilizzabile, mentre quello di Biella è integro, ancora perfetto dopo 800 anni. Dopo il restauro, da domenica, la comunità biellese potrà usarlo con continuità. Ho capito subito che poteva avere un grande valore, ma neanche io pensavo di avere tra le mani un simile tesoro. E pensare che era chiuso in un archivio tra i volumi ormai inutilizzabili».
Il recupero è durato più di un anno e mezzo, tra pulitura delle pergamene, cucitura di quelle lacere, ripristino delle lettere che presentavano cancellature o fenditure dell’inchiostro e il restauro con pasta di pergamena dei fori causati dai tarli. Un lavoro lungo e meticoloso, portato avanti con estrema cautela e sostenuto dalle Fondazioni Crt e Crb e dai Beni culturali ebraici d’Italia, oltre che dal Comune di Biella, anche grazie a un’operazione di crowdfunding. Il restauro ha riportato il volume alla sua natura «kosher», cioè integra e leggibile. Il ritorno del manoscritto a Biella verrà celebrato con la festa solenne del «Haknasat Sefer Torah» domenica mattina, privatamente, in sinagoga e poi, dalle 12,30, nella splendida cornice dell’Auditorium di Palazzo Gromo Losa dove verranno illustrati i lavori di restauro.
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