Un filmato recuperato dall’esercito israeliano durante le operazioni nella Striscia di Gaza mostra sei ostaggi israeliani mentre cercano di accendere le candele della festa di Hanukkah in un tunnel con scarso ossigeno. I sei ostaggi sono Hersh Goldberg-Polin, 23 anni, Eden Yerushalmi, 24 anni, Ori Danino, 25 anni, Alex Lobanov, 32 anni, Carmel Gat, 40 anni, e Almog Sarusi, 27 anni. Il filmato risale al dicembre 2023. Otto mesi dopo, il 29 agosto 2024, all’approssimarsi delle Forze di Difesa israeliane al tunnel sotto il quartiere di Tel Sultan, a Rafah (Striscia di Gaza meridionale), tutti e sei gli ostaggi furono assassinati con un colpo alla testa dai terroristi palestinesi.
Chi celebra il Giorno della Memoria e vuole la fine di Israele? 28/01/2016
Perdonate se scrivo questa cosa proprio durante le celebrazioni del 27 Gennaio, ma io se fossi ebreo, con parenti sopravvissuti a ciò che è avvenuto durante la seconda guerra mondiale, o con parenti che sono stati cacciati, in quanto ebrei, dalle nazioni nord africane, NON vorrei assolutamente la solidarietà dei comunisti che si ergono a definire i fondatori di Israele degli OPPRESSORI e degli OCCUPANTI, chiamati anche COLONI. Come amano allora gli ebrei? Con la divisa a strisce? Con la Stella di Davide cucita sul capo e con il tatuaggio identificativo impresso nel braccio? Come si fa a definirsi antisionista e non antisemita, se di fatto desideri che gli ebrei non abbiano una loro patria, che quindi abbiamo un'autodeterminazione come tutti i popoli? Come si fa a difendere gli arabi, chiamati ormai palestinesi, i quali tutti i santi giorni predicano odio e violenza? Non ho mai visto una contraddizione in termini così incredibile! W gli ebrei nei lager e abbasso gli ebrei in Israele è il loro motto, un antisemitismo ipocrita e indegno, a questo punto meglio i nazisti che almeno erano franchi nei loro pensieri (scusate il paragone).
Un vostro lettore
L'ipocrisia che circonda le celebrazioni della giornata della Memoria è sempre più spesso dominante. Si tratta però di un fenomeno trasversale, che non riguarda soltanto la sinistra, anche se la sinistra estrema è compattamente contro Israele, e spesso persino contro l'esistenza di Israele. Ovvero, anche se pochi lo ammetterebbero, a favore di una seconda Shoah.