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Jordan Peterson intervista Benjamin Netanyahu sulla storia di Israele 06/04/2025

Jordan Peterson intervista Benjamin Netanyahu sulla storia di Israele
Video con sottotitoli italiani a cura di Giorgio Pavoncello

Jordan B. Peterson intervista il Primo Ministro israeliano Benjamin Netanyahu sulla storia di Israele e sul diritto degli ebrei alla loro terra ancestrale, la Terra d'Israele, situata tra il fiume Giordano e il Mar Mediterraneo. Questa è la risposta alla narrazione falsa araba e alla loro assurda rivendicazione della terra di Israele, la patria del popolo ebraico da tempo immemorabile. La risposta a qualsiasi rivendicazione araba su una terra che chiamano "Palestina". La terra di Israele, che hanno invaso, non è mai stata terra araba e non sarà mai loro.



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Il Foglio Rassegna Stampa
22.12.2015 La futilità delle Nazioni Unite: il caso Siria
Quando ottimismo significa ignoranza

Testata: Il Foglio
Data: 22 dicembre 2015
Pagina: 3
Autore: la redazione
Titolo: «C'è pure un accordo Onu sulla Siria»

Riprendiamo dal FOGLIO di oggi, 22/12/2015, a pag. 3, l'editoriale "C'è pure un accordo Onu sulla Siria".

Immagine correlata
Ban Ki-moon, Segretario generale delle Nazioni Unite

Non che si avessero dubbi sulla dolorosa futilità delle iniziative di pace delle Nazioni Unite, ma questa ultima che riguarda la Siria rischia di superare i pur ampi standard di inutilità fissati in passato. L’Amministrazione Obama ha ceduto alle richieste russe e quindi: anche l’Iran si siede al tavolo e tutti si terranno sul vago quando si parlerà del futuro del presidente siriano Bashar el Assad, che nel 2011 doveva categoricamente lasciare il suo posto e invece ora “sarebbe meglio che lasci”, secondo la nuova formula più morbida prodotta dagli americani. In cambio da gennaio cominciano negoziati formali tra il governo di Damasco e rappresentanti dell’opposizione siriana. Ieri l’inviato speciale dell’Onu, Staffan de Mistura, ha detto che i combattimenti stanno aumentando di intensità perché “ciascuno schieramento tenta di arrivare alla tregua nella miglior posizione militare possibile”.

Il problema è che non ci sarà alcuna tregua. Una grande parte dei gruppi armati impegnati sul terreno non riconosce delegati al tavolo delle trattative. Russi e assadisti, per fare un esempio, sono convinti che tutti i gruppi in guerra contro il governo siriano sono “terroristi” per definizione, e quindi dovrebbero essere tenuti alla larga da un tavolo negoziale. Poi ci sono le altre questioni. Le Nazioni Unite indicano nelle tregue raggiunte sul terreno, come quella a Homs, un modello generale per il paese. Ma a Homs il governo ha caricato i sunniti su tanti torpedoni verdi – con le loro armi – e li ha spediti verso le zone fuori dal suo controllo. Difficile, al momento, che questo “svuotamento” si possa applicare come modello funzionante alla Siria intera.

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