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Jordan Peterson intervista Benjamin Netanyahu sulla storia di Israele 06/04/2025

Jordan Peterson intervista Benjamin Netanyahu sulla storia di Israele
Video con sottotitoli italiani a cura di Giorgio Pavoncello

Jordan B. Peterson intervista il Primo Ministro israeliano Benjamin Netanyahu sulla storia di Israele e sul diritto degli ebrei alla loro terra ancestrale, la Terra d'Israele, situata tra il fiume Giordano e il Mar Mediterraneo. Questa è la risposta alla narrazione falsa araba e alla loro assurda rivendicazione della terra di Israele, la patria del popolo ebraico da tempo immemorabile. La risposta a qualsiasi rivendicazione araba su una terra che chiamano "Palestina". La terra di Israele, che hanno invaso, non è mai stata terra araba e non sarà mai loro.



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La Repubblica Rassegna Stampa
09.12.2015 Libro antisemita alla fiera 'Più libri più liberi': rav Riccardo Di Segni la diserta
Cronaca di Viola Giannoli

Testata: La Repubblica
Data: 09 dicembre 2015
Pagina: 20
Autore: Viola Giannoli
Titolo: «'Libro antisemita', e il rabbino diserta la fiera»

Riprendiamo dalla REPUBBLICA di oggi, 09/12/2015, a pag. 20, con il titolo " 'Libro antisemita', e il rabbino diserta la fiera", la cronaca di Viola Giannoli.

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Riccardo Di Segni

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Diego Siragusa, odiatore di Israele e degli ebrei

Un libro antisionista presentato alla Fiera della piccola e media editoria “Più libri più liberi” fa infuriare la comunità ebraica. E il rabbino capo di Roma, Riccardo Di Segni, diserta l’evento a cui era stato invitato. A scatenare la polemica, il testo Sionismo, il vero nemico degli ebrei del giornalista inglese Alan Hart, fortemente critico sulla politica di Israele, fino a ritenere, ad esempio, che dietro l’attentato alle Torri Gemelle dell’11 settembre ci possa essere stato un complotto dei servizi segreti israeliani. Alla Fiera sono arrivate le richieste di cancellare l’evento da parte di un consigliere della Comunità ebraica. «Delirante povero ebreo» l’ha definito, su Facebook, il curatore del volume Diego Siragusa, che ieri mattina, con l’editore Zambon, ha presentato il libro al Palazzo dei Congressi dell’Eur.

Lo stesso giorno in cui, cinque ore più tardi, doveva andare in scena l’incontro tra Di Segni, la storica Anna Foa e il giornalista Fabio Isman su “Gli abitanti del Ghetto di Roma” di Angela Groppi, censimento della popolazione ebraica tra il 1555 e il 1796. Ma il rabbino ha deciso di rinunciare all’appuntamento organizzato da mesi: «La manifestazione dell’editoria è libera di presentare quel che vuole, io sono altrettanto libero di fare le mie scelte» spiega. Ad annunciare alla sala piena il forfait è stata la Foa: «La comunità ebraica ha deciso di dissociarsi dall’evento e il Rabbino per protesta non verrà».

La querelle a Roma era già scoppiata il giorno prima: il 7 doveva essere la sezione dell’Anpi Don Pappagallo dell’Esquilino a presentare il volume di Hart. Doveva, perché l’iniziativa è stata revocata dopo la durissima reazione del presidente dell’Ucei, Renzo Gattegna: «È sconcertante che l’Anpi, che dovrebbe tutelare e diffondere ben altri valori, si faccia promotrice di un’iniziativa di aperto odio antiebraico e antisraeliano» aveva tuonato. «Non sapevamo nulla» si è scusato il presidente nazionale Carlo Smuraglia. Ed Ernesto Nassi, resposanbile locale, ha aggiunto: «Il volume non è in linea con i nostri principi che rifiutano qualsiasi forma di antisemitismo».

Scelta diversa per la Fiera dei piccoli editori. «Dopo la richieste di annullare la presentazione - spiega la coordinatrice Silvia Barbagallo - abbiamo verificato il contenuto del libro per accertarci che, al di là delle posizioni rigide sul sionismo e la questione palestinese, non ci fosse nulla di antisemita. Abbiamo invitato i rappresentanti della comunità a confrontarsi con noi perché le critiche ci sono sembrate eccessive e politiche. Abbiamo seguito l’incontro e non c’è stata alcuna allusione razzista. Nulla di offensivo nemmeno nel libro a nostro avviso, e così abbiamo deciso di andare avanti».

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