giovedi` 15 maggio 2025
CHI SIAMO SUGGERIMENTI IMMAGINI RASSEGNA STAMPA RUBRICHE STORIA
I numeri telefonici delle redazioni
dei principali telegiornali italiani.
Stampa articolo
Ingrandisci articolo
Clicca su e-mail per inviare a chi vuoi la pagina che hai appena letto
Caro/a abbonato/a,
CLICCA QUI per vedere
la HOME PAGE

vai alla pagina twitter
CLICCA QUI per vedere il VIDEO

Jordan Peterson intervista Benjamin Netanyahu sulla storia di Israele 06/04/2025

Jordan Peterson intervista Benjamin Netanyahu sulla storia di Israele
Video con sottotitoli italiani a cura di Giorgio Pavoncello

Jordan B. Peterson intervista il Primo Ministro israeliano Benjamin Netanyahu sulla storia di Israele e sul diritto degli ebrei alla loro terra ancestrale, la Terra d'Israele, situata tra il fiume Giordano e il Mar Mediterraneo. Questa è la risposta alla narrazione falsa araba e alla loro assurda rivendicazione della terra di Israele, la patria del popolo ebraico da tempo immemorabile. La risposta a qualsiasi rivendicazione araba su una terra che chiamano "Palestina". La terra di Israele, che hanno invaso, non è mai stata terra araba e non sarà mai loro.



Clicca qui






Il Foglio Rassegna Stampa
20.11.2015 La menzogna del 'disagio' finta spiegazione del terrorismo islamico
Da Tariq Ramadan al ministro Roberta Pinotti alla sinistra terzomondista

Testata: Il Foglio
Data: 20 novembre 2015
Pagina: 3
Autore: la redazione
Titolo: «La colpevole menzogna del 'disagio'»

Riprendiamo dal FOGLIO di oggi, 20/11/2015, a pag. 3, l'editoriale "La colpevole menzogna del 'disagio' ".

Ecco il link alla pagina dedicata ieri da IC a Tariq Ramadan: http://informazionecorretta.hosting.dgtmedia.com/main.php?mediaId=2&sez=120&id=60394

Immagine correlata
Tariq Ramadan

Hasna Aitboulahcen, francese, 26 anni, prima jihadista a farsi esplodere in Europa: ottime scuole, era imprenditrice. Abdelhamid Abaaoud, la mente del 13/11 ucciso anch’egli a Saint-Denis, belga, era un rampollo della ricca borghesia musulmana. Ottimi studi. Non era un disagiato sociale Jihadi John. Non sono disagiati sociali – magari psichici, ma è un’altra cosa – molti dei foreign fighters partiti per il Califfato. Non era un disagiato sociale, a dire il vero, nemmeno il patriarca di tutti i tagliagole: Osama bin Laden. E’ dall’11/9 delle Torri che ci portiamo dietro la stessa mistificazione, la stessa incapacità di vedere. Molti da allora ripetono che l’origine della guerra islamista risiede nella diseguaglianza economica e nell’ingiustizia, che crea orde di disperati odiatori. Quando hanno dovuto ammettere che parte di questi “odiatori da povertà ed emarginazione” erano nati o cresciuti tra noi, spesso in buone condizioni, la leggenda si è un poco modificata, allargata. Verso sinistra: è il disagio sociale, che causa non integrazione.

Immagine correlata
Roberta Pinotti

Persino il nostro ministro della guerra, Roberta Pinotti, dice all’Espresso che “c’è il disagio sociale, la povertà, tra i cittadini di origine straniera nelle città europee e nei paesi in cui non hanno di che vivere e cercano il sostegno economico del Califfato”. Erano inaccettabili fraintendimenti allora. Dovuti a pregiudizio politico, a sociologia male imparata. Si può anche sottolineare che le galere (attenti, pure quelle italiane) siano oggi un brodo di coltura per il jihadismo. Ma sostenere che siano povertà e disagio e non scelta ideologica o religiosa a muovere i terroristi, accodandosi ai Tariq Ramadan per i quali il problema è la “giustizia sociale”, è soltanto una tragica, colpevole cazzata.

Per inviare la propria opinione al Foglio, telefonare 06/589090, oppure cliccare sulla e-mail sottostante


lettere@ilfoglio.it

Condividi sui social network:



Se ritieni questa pagina importante, mandala a tutti i tuoi amici cliccando qui

www.jerusalemonline.com
SCRIVI A IC RISPONDE DEBORAH FAIT