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Jordan Peterson intervista Benjamin Netanyahu sulla storia di Israele 06/04/2025

Jordan Peterson intervista Benjamin Netanyahu sulla storia di Israele
Video con sottotitoli italiani a cura di Giorgio Pavoncello

Jordan B. Peterson intervista il Primo Ministro israeliano Benjamin Netanyahu sulla storia di Israele e sul diritto degli ebrei alla loro terra ancestrale, la Terra d'Israele, situata tra il fiume Giordano e il Mar Mediterraneo. Questa è la risposta alla narrazione falsa araba e alla loro assurda rivendicazione della terra di Israele, la patria del popolo ebraico da tempo immemorabile. La risposta a qualsiasi rivendicazione araba su una terra che chiamano "Palestina". La terra di Israele, che hanno invaso, non è mai stata terra araba e non sarà mai loro.



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Corriere della Sera Sette Rassegna Stampa
30.10.2015 Il business della droga di Hezbollah
Commento di Davide Frattini

Testata: Corriere della Sera Sette
Data: 30 ottobre 2015
Pagina: 57
Autore: Davide Frattini
Titolo: «Hezbollah nel business della droga»

Riprendiamo da SETTE di oggi, 30/10/2015, a pag. 57, con il titolo "Hezbollah nel business della droga", il commento di Davide Frattini.

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Davide Frattini

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Terroristi di Hezbollah. Ricordano qualcuno?

La vecchia macchina artigianale ricorda un grammofono. Serviva a produrre caramelle, adesso nel cono di alluminio vengono versati gli ingredienti per realizzare le pasticche che dal laboratorio tra le montagne della Bekaa viaggiano sui camion fino al porto di Beirut e dal Libano verso i Paesi del Golfo. Dove il consumo di questa droga chiamata Captagon è in crescita, come le violenze in Siria. E il nome commerciale di un farmaco proibito dagli anni Ottanta, prima veniva prescritto ai ragazzini affetti dal disturbo da deficit d'attenzione e iperattività. Le tavolette da spaccio, tipo ecstasy, hanno mantenuto lo stesso marchio e lo stesso componente (la fenetillina), sono popolari in Kuwait, a Dubai, in Arabia Saudita e tra i ribelli o i soldati del regime di Bashar Assad: promettono di ridurre il dolore e di esaltare l'energia nei combattimenti. 

Adesso Hezbollah, l'organizzazione libanese filo-iraniana, starebbe dominando il mercato illegale e due ricercatori israeliani stanno tracciando le mappe del traffico. Si chiedono perché l'Arabia Saudita resti lo snodo principale per la distribuzione e ci vedono un complotto iraniano: inondare le monarchie del Golfo con la droga servirebbe anche a destabilizzare gli avversari degli ayatollah nella corsa alla supremazia nella regione.

Per inviare la propria opinione a Sette, telefonare 02/6339, oppure cliccare sulla e-mail sottostante


sette@corriere.it

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