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Jordan Peterson intervista Benjamin Netanyahu sulla storia di Israele 06/04/2025

Jordan Peterson intervista Benjamin Netanyahu sulla storia di Israele
Video con sottotitoli italiani a cura di Giorgio Pavoncello

Jordan B. Peterson intervista il Primo Ministro israeliano Benjamin Netanyahu sulla storia di Israele e sul diritto degli ebrei alla loro terra ancestrale, la Terra d'Israele, situata tra il fiume Giordano e il Mar Mediterraneo. Questa è la risposta alla narrazione falsa araba e alla loro assurda rivendicazione della terra di Israele, la patria del popolo ebraico da tempo immemorabile. La risposta a qualsiasi rivendicazione araba su una terra che chiamano "Palestina". La terra di Israele, che hanno invaso, non è mai stata terra araba e non sarà mai loro.



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Il Foglio Rassegna Stampa
20.10.2015 Da Ben Gurion a Netanyahu, per i pacivendoli terzomondisti sono tutti estremisti
L'ironia di Andrea Marcenaro

Testata: Il Foglio
Data: 20 ottobre 2015
Pagina: 1
Autore: Andrea Marcenaro
Titolo: «Andrea's Version»

Riprendiamo dal FOGLIO di oggi, 20/10/2015, a pag. 1, "Andrea's Version" di Andrea Marcenaro.


Andrea Marcenaro

Ben Gurion non andava bene, nel 1948: era il primo, si poteva capire. Moshe Sharett non andava bene, ma era del Mapai anche lui. Levi Eshkol guidò una coalizione con i laburisti. Diciamo più aperta. Al diavolo Eshkol. Golda Meir era laburista, progressista, peggio che andar di notte. E Yitzhak Rabin aperto pure lui, ma venne bollato da guerrafondaio (era il 1974). Arrivò Begin, del Likud, di destra, mamma mia. E poi Shamir, che nemmeno a parlarne. Tornò il laburista Rabin, per tre anni. Magari un po’ di pace la voleva. Niente. Dopo Rabin, Shimon Peres, socialista, saggio, moderato. Maledetto fu Peres. Tre anni di Netanyahu: che ne parliamo a fare? Allora Ehud Barak, altro socialista. Offrì ad Arafat: il 98 per cento della Cisgiordania, Gaza e il settore arabo di Gerusalemme come capitale della nuova Palestina. Arafat rispose con l’intifada più sanguinosa.

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Toccò a Sharon, e fu subito il porco. Egli cedette senza contropartite Gaza, in segno di buona volontà. E da Gaza partirono i missili contro Israele. Ehud Olmert non andava bene. Ora, 2015, di nuovo Netanyahu, che figurarsi. Diversi l’uno dall’altro, e molte volte opposti, questi dirigenti ebrei sono sempre un disastro. 67 anni di disastri ininterrotti. Come? L’antisionismo? L’antisemitismo? Sì, bravo, si chiama critica politica. Punto. Se poi quelli sono esseri odiosi, che sarà, colpa nostra?

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