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Jordan Peterson intervista Benjamin Netanyahu sulla storia di Israele 06/04/2025

Jordan Peterson intervista Benjamin Netanyahu sulla storia di Israele
Video con sottotitoli italiani a cura di Giorgio Pavoncello

Jordan B. Peterson intervista il Primo Ministro israeliano Benjamin Netanyahu sulla storia di Israele e sul diritto degli ebrei alla loro terra ancestrale, la Terra d'Israele, situata tra il fiume Giordano e il Mar Mediterraneo. Questa è la risposta alla narrazione falsa araba e alla loro assurda rivendicazione della terra di Israele, la patria del popolo ebraico da tempo immemorabile. La risposta a qualsiasi rivendicazione araba su una terra che chiamano "Palestina". La terra di Israele, che hanno invaso, non è mai stata terra araba e non sarà mai loro.



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La Stampa Rassegna Stampa
22.09.2015 Arabia Saudita: ragazzo manifesta contro la dittatura, rischia la decapitazione
Una storia di ordinaria barbarie

Testata: La Stampa
Data: 22 settembre 2015
Pagina: 15
Autore: la redazione
Titolo: «Manifesta contro la famiglia reale, giovane rischia la decapitazione»

Riprendiamo dalla STAMPA di oggi, 22/09/2015, a pag. 15, la breve "Manifesta contro la famiglia reale, giovane rischia la decapitazione".

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Ali Nimr

Decapitazione e crocifissione. Questa è la pena che attende Ali Nimr, 21enne dell’Arabia Saudita incarcerato nel 2012. Il ragazzo, originario della regione nord orientale di Qatif a maggioranza sciita, aveva preso parte a una dimostrazione contro il governo di Riad e la famiglia reale. Manifestare contro la famiglia dei Saud gli è costato il carcere, nonostante all’epoca avesse 17 anni. Nei tre anni successivi i giudici lo hanno riconosciuto colpevole di 14 capi di accusa, tra cui quella di terrorismo e l’attacco a una sede della polizia.

Secondo l’ong londinese Reprieve, che ha denunciato il caso di Nimr, la sentenza verrà eseguita nelle prossime settimane. Nel 2014 nel regno saudita sono state eseguite 90 condanne a morte. Un numero che viene superato solo dall’Iran con 289 e dalla Cina che non ha mai voluto fornire cifre ufficiali. Record negativo che l’Arabia Saudita ha superato nel 2015 con 109 condanne a morte. Un dato che non sembra aver pesato sulla nomina dell’ambasciatore saudita Faisal Bin Hassan Trad a una posizione chiave all’interno della Commissione per i diritti umani dell’Onu, ufficializzata domenica scorsa.

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