Un filmato recuperato dall’esercito israeliano durante le operazioni nella Striscia di Gaza mostra sei ostaggi israeliani mentre cercano di accendere le candele della festa di Hanukkah in un tunnel con scarso ossigeno. I sei ostaggi sono Hersh Goldberg-Polin, 23 anni, Eden Yerushalmi, 24 anni, Ori Danino, 25 anni, Alex Lobanov, 32 anni, Carmel Gat, 40 anni, e Almog Sarusi, 27 anni. Il filmato risale al dicembre 2023. Otto mesi dopo, il 29 agosto 2024, all’approssimarsi delle Forze di Difesa israeliane al tunnel sotto il quartiere di Tel Sultan, a Rafah (Striscia di Gaza meridionale), tutti e sei gli ostaggi furono assassinati con un colpo alla testa dai terroristi palestinesi.
Quei miliardi di euro regalati dall'UE ai palestinesi Lettera di Sharon Nizza
Testata: Il Foglio Data: 09 luglio 2015 Pagina: 4 Autore: Sharon Nizza Titolo: «Quei miliardi di euro regalati dall'UE ai palestinesi»
Riprendiamo dal FOGLIO, a pag. 4, la lettera di Sharon Nizza.
Sharon Nizza
Al direttore - Ripensandoci meglio, forse qualcosa di buono può uscire dal “no” greco. Nel dicembre 2013, la Corte dei Conti europea rilasciò un importantissimo rapporto, che non si filò quasi nessuno (e mi sono sempre chiesta perché il M5S non ne facesse un suo cavallo di battaglia). Il succo: dal 1994, l’Unione europea ha fornito assistenza per oltre 5,6 miliardi di euro al popolo palestinese, senza un reale monitoraggio di come venissero impiegati questi soldi.
“Il sostegno finanziario diretto dell’Ue all’Autorità palestinese – si legge nel rapporto – deve essere rivisto”, cosa che ovviamente da allora nessuno si è preso la briga di fare. Ora, se la Grexit avverrà, è ovvio che l’Ue, per liberarsi dai suoi eterni sensi di colpa post bellici, passerà alla forma degli aiuti umanitari (lo dice già Schulz, che purtroppo non è uno qualsiasi, ma il presidente del Parlamento europeo: “Saranno necessari immediati aiuti umanitari”). Quindi, se ciò accadrà, ecco il risvolto positivo (o meglio wishful thinking): sarà la volta buona che il contribuente europeo comincerà a chiedere una seria rendicontazione dello sperpero di soldi pubblici in aiuti umanitari elargiti dall’Ue a destra e a manca da decenni? Ovviamente la risposta è no, ma volevo chiudere con un cenno positivo questa prova generale di una “Notte dei lunghi coltelli” rivisitata in chiave moderna.