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Luce nel buio del tunnel. Come gli ostaggi a Gaza celebravano Hanukkah 13/12/2025

Un filmato recuperato dall’esercito israeliano durante le operazioni nella Striscia di Gaza mostra sei ostaggi israeliani mentre cercano di accendere le candele della festa di Hanukkah in un tunnel con scarso ossigeno. I sei ostaggi sono Hersh Goldberg-Polin, 23 anni, Eden Yerushalmi, 24 anni, Ori Danino, 25 anni, Alex Lobanov, 32 anni, Carmel Gat, 40 anni, e Almog Sarusi, 27 anni. Il filmato risale al dicembre 2023. Otto mesi dopo, il 29 agosto 2024, all’approssimarsi delle Forze di Difesa israeliane al tunnel sotto il quartiere di Tel Sultan, a Rafah (Striscia di Gaza meridionale), tutti e sei gli ostaggi furono assassinati con un colpo alla testa dai terroristi palestinesi.



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Il Foglio Rassegna Stampa
07.07.2015 Parabola di un terrorista dal lusso di Londra alla spiaggia in Tunisia
Ma Londra è sempre più 'Londonistan'

Testata: Il Foglio
Data: 07 luglio 2015
Pagina: 3
Autore: la redazione
Titolo: «Dal Londonistan alla spiaggia in Tunisia»

Riprendiamo dal FOGLIO di oggi, 07/07/2015, a pag. 3, l'editoriale "Dal Londonistan alla spiaggia in Tunisia".

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2050: Londra sarà divenuta "Londonistan"?

La rete del jihadista responsabile dell’atrocità in Tunisia porta dritto al Londonistan. Come rivelano i giornali inglesi, il predicatore Hani al Sibai, che aveva già descritto gli attacchi del 7 luglio 2005 come una “grande vittoria”, è il mentore dei fanatici che si ritiene abbiano reclutato e addestrato Seifeddine Rezgui. Sibai vive con 50 mila sterline all’anno in sussidi; moglie e cinque figli in una casa del valore di un milione a West London, dopo aver usato le leggi britanniche sui diritti umani per contrastare i tentativi di espellerlo per più di quindici anni. La Home Secretary Theresa May deve rispondere adesso del perché Sibai sia ancora in Inghilterra. Il Daily Mail aveva già rivelato i legami tra la strage sulla spiaggia in Tunisia e l’estremismo islamico in Gran Bretagna. Adesso giunge la notizia del ruolo ideologico di Sibai.

Il gruppo terroristico tunisino Ansar al Sharia, che le autorità tunisine ritengono abbia reclutato e addestrato Rezgui, è stato fondato da Saifallah Ben Hassine, un discepolo del predicatore Abu Qatada a Londra alla fine del 1990. Sibai e la sua famiglia vivono a Ravenscourt Park e beneficiano anche dell’indennità per la disabilità. Il “Londonistan”, espressione coniata dalla giornalista corsara Melanie Phillips, è vivo e fermenta di culto della morte. Si tratta di una ideologia tetra e grandiosa che ha il volto del ragazzo bene della City londinese che tronca tutti i rapporti con la famiglia agiata per andare in Siria a fare il jihad, come i diciannove kamikaze dell’11 settembre, bravi studenti di architettura ad Amburgo. Ma ha anche il volto di imam e “guide spirituali”, beniamini dei programmi europei di multiculturalismo, che ogni giorno incitano i bravi ragazzi della umma europea a partire per uccidere “infedeli”.

Simboli del nostro modo di vivere diverso e libero, laico e confessionale, cristiano- ebraico, illuminista e universalista, ispirato al meglio della common law e al richiamo dei “founding ideals”, i princìpi che non appartengono soltanto all’universo anglosassone, ma che il mondo intero ama e persegue. Per questo ci attaccano. Per questo promettono morte e bombe agli occidentali, si trovino essi sugli autobus di Londra o sulla spiaggia di un resort tunisino.

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