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Jordan Peterson intervista Benjamin Netanyahu sulla storia di Israele 06/04/2025

Jordan Peterson intervista Benjamin Netanyahu sulla storia di Israele
Video con sottotitoli italiani a cura di Giorgio Pavoncello

Jordan B. Peterson intervista il Primo Ministro israeliano Benjamin Netanyahu sulla storia di Israele e sul diritto degli ebrei alla loro terra ancestrale, la Terra d'Israele, situata tra il fiume Giordano e il Mar Mediterraneo. Questa è la risposta alla narrazione falsa araba e alla loro assurda rivendicazione della terra di Israele, la patria del popolo ebraico da tempo immemorabile. La risposta a qualsiasi rivendicazione araba su una terra che chiamano "Palestina". La terra di Israele, che hanno invaso, non è mai stata terra araba e non sarà mai loro.



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La Stampa Rassegna Stampa
22.06.2015 A Mosul rapiti 1227 bambini nati in famiglie tradizionali. Eppure il loro destino non interessa...
Cronaca di Maurizio Molinari

Testata: La Stampa
Data: 22 giugno 2015
Pagina: 14
Autore: Maurizio Molinari
Titolo: «L'Isis mina Palmira. Rapiti a Mosul 1227 bambini»

Riprendiamo dalla STAMPA di oggi, 22/06/2015, a pag.14, con il titolo "L'Isis mina Palmira. Rapiti a Mosul 1227 bambini", la cronaca di Maurizio Molinari.

Sui giornali di oggi ha destato poco interesse il rapimento di questi poveri 1227 bambini, la fine che faranno, l'uso dei loro corpi che verrà fatto. Questo disinteresse spinge a chiedercene il motivo. Ad esempio, il silenzio di quelle 300.000 persone che sabato scorso si sono riunite a Roma, a Piazza San Giovanni, per celebrare il Family Day, perchè tacciono ? Eppure quei bambini avranno pure dei papà e delle mamme ai quali sono stati portati via, famiglie che dovrebbero avere tutti canoni giusti secondo la visione dei manifestanti. Oppure erano tutti bambini figli di famiglie omogenitoriali ? Viene il dubbio...


Maurizio Molinari

Una cintura di potenti esplosivi circonda le rovine dell’antica Palmira, risalente a oltre 2000 anni fa. I miliziani dello Stato Islamico (Isis) hanno posizionato mine e potenti ordigni attorno ai resti architettonici romani impiegando numerosi contingenti di truppe. È l’Osservatorio per i diritti umani in Siria, di base a Londra, ad aver raccolto testimonianze locali sull’opera in corso da parte dei miliziani del Califfo, intenzionati in questa maniera ad ostacolare l’imminente tentativo delle forze del regime di Bashar Assad di riconquistare la città. Palmira si trova in uno snodo strategico fra la capitale Damasco e la provincia orientale di Dair az Zour e, da quando il mese scorso Isis l’ha conquistata, è diventata il trampolino di lancio di attacchi jihadisti contro le difese settentrionali di Damasco. Da qui la decisione di Assad di tentarne una rapida riconquista, ammassando truppe, mezzi e milizie sciite, con la contromossa del Califfo Abu Bakr al Baghdadi di minarla. «Le voci che circolano in merito alle mine interrate attorno a Palmira sembrano vere afferma Maamoun Abdulkarim, capo delle Antichità di Baghdad -: la città è stata presa in ostaggio, si tratta di una situazione molto pericolosa». Anche a Mosul, in Iraq, Isis si prepara a fronteggiare il tentativo di riconquista delle truppe governative e qui, per ostacolarlo, gioca la carta degli scudi umani: ha fatto catturare almeno 1227 bambini che, secondo fonti curde, sarebbero scomparsi nel nulla.

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