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Jordan Peterson intervista Benjamin Netanyahu sulla storia di Israele 06/04/2025

Jordan Peterson intervista Benjamin Netanyahu sulla storia di Israele
Video con sottotitoli italiani a cura di Giorgio Pavoncello

Jordan B. Peterson intervista il Primo Ministro israeliano Benjamin Netanyahu sulla storia di Israele e sul diritto degli ebrei alla loro terra ancestrale, la Terra d'Israele, situata tra il fiume Giordano e il Mar Mediterraneo. Questa è la risposta alla narrazione falsa araba e alla loro assurda rivendicazione della terra di Israele, la patria del popolo ebraico da tempo immemorabile. La risposta a qualsiasi rivendicazione araba su una terra che chiamano "Palestina". La terra di Israele, che hanno invaso, non è mai stata terra araba e non sarà mai loro.



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La Stampa Rassegna Stampa
14.05.2015 Guerra allo Stato Islamico: 'Eliminato il successore di Al Baghdadi'
Cronaca di Maurizio Molinari

Testata: La Stampa
Data: 14 maggio 2015
Pagina: 13
Autore: Maurizio Molinari
Titolo: «Iraq, colpo all'Isis: 'Ucciso il vice del Califfo'»

Riprendiamo dalla STAMPA di oggi, 14/05/2015, a pag. 13, con il titolo "Iraq, colpo all'Isis: 'Ucciso il vice del Califfo' ", la cronaca di Maurizio Molinari.


Maurizio Molinari e il suo recente libro "Il Califfato del terrore"

Risultati immagini per vice califfo isis
Abdul Rahman Mustafa Mohammed, meglio noto come Abu Alaa al-Afari, successore del Califfo Abu Bakr Al Baghdadi

I jet americani decapitano lo Stato Islamico. Con un raid contro la «moschea dei martiri» nel villaggio di al-Iyadhiya, nei pressi di Tal Afar nel Nord Iraq, la coalizione ha eliminato Abdul Rahman Mustafa Mohammed, meglio noto come Abu Alaa al-Afari, considerato il successore del Califfo Abu Bakr al-Baghdadi, immobilizzato a letto dalle ferite subite in un altro attacco. A dare la notizia sono i portavoce militari di Baghdad, secondo i quali il raid sarebbe avvenuto «mentre al-Afri parlava a dozzine di miliziani di Isis, rimasti anche loro uccisi nell’attacco aereo».

Il Pentagono resta prudente e non conferma la morte del terrorista - sul quale c’era una taglia da 7 milioni di dollari - come in precedenza aveva preferito lasciare il dubbio sull’avvenuto ferimento di al-Baghdadi. L’impressione tuttavia è che i comandi della coalizione, arrivata a 278 giorni di raid, abbiano deciso di condurre una campagna per decapitare lo Stato Islamico tentando in questa maniera di paralizzarlo dall’interno.

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