Un filmato recuperato dall’esercito israeliano durante le operazioni nella Striscia di Gaza mostra sei ostaggi israeliani mentre cercano di accendere le candele della festa di Hanukkah in un tunnel con scarso ossigeno. I sei ostaggi sono Hersh Goldberg-Polin, 23 anni, Eden Yerushalmi, 24 anni, Ori Danino, 25 anni, Alex Lobanov, 32 anni, Carmel Gat, 40 anni, e Almog Sarusi, 27 anni. Il filmato risale al dicembre 2023. Otto mesi dopo, il 29 agosto 2024, all’approssimarsi delle Forze di Difesa israeliane al tunnel sotto il quartiere di Tel Sultan, a Rafah (Striscia di Gaza meridionale), tutti e sei gli ostaggi furono assassinati con un colpo alla testa dai terroristi palestinesi.
Natura e pensiero ebraico, secondo Rav Giuseppe Laras Recensione di Giulio Busi
Testata: Il Sole 24 Ore Data: 10 maggio 2015 Pagina: 34 Autore: Giulio Busi Titolo: «La natura pettegola della Bibbia»
Riprendiamo dal SOLE24ORE/ DOMENICA di oggi, 10/05/2015, a pag.34, con il titolo " La natura pettegola della Bibbia", la recensione di Giulio Busi al libro "Natura e pensiero ebraico" di Rav Giuseppe Laras, pubblicato da Jaca Book.
Giulio Busi Rav Giuseppe Laras La copertina
Una gran chiacchierona . Non c’è giorno e non c’è notte . Ogni occasione è buona per confessarsi e spettegolare. La natura, nella tradizione ebraica , non se ne sta zitta un minuto. Basta sfogliare una pagina dei Salmi, e si viene investiti dall ’eterno brusio cosmico: «I cieli narrano la gloria di Dio, e l’opera delle sue mani annunzia il firmamento. Il giorno lo racconta all’altro giorno, la notte lo ridice all’altra notte». È come il ronzio di un alveare insonne, o un nugolo di comari, che cicalecciano allegramente, e si confidano la vita, ancor p rima che viverla. In una cultura in cui tutto è narrazione, anzi, racconto di un racconto, schiere di scrittori e di esegeti hanno immaginato stelle a bocca aperta e lune in vena di lamentele. Secondo una favola talmudica, persino l’astro notturno si abbandona a chiassose rimostranze. Anche lei era regina a pieno titolo - schiamazza - fino al giorno in cui Dio, chissà perché, ingrandì a suo scapito quel bellimbusto del sole, che ora fa il gradasso all’orizzonte. Strilla la luna, e piange, tanto che il Signore, che un po’ di rimorso per il favoritismo deve pur averlo, si pente e la rabbonisce con una promessa. Su di lei, la rassicura, si baserà il calendario ebraico, con i rabbi a testa in su in cerca del pallido disco lunare, per contare mesi e anni. Qu esto creato in eterno subbuglio, che dice e si contraddice, è una tentazione troppo g iotta. E, da ghiottoni impenitenti, Eva e Adamo ci sono cascati subito, nel tranello della natura pettegola. Avete mai riflettuto che, nel Genesi, la conoscenza cresce sugli alberi e si mangia? Più i due progenitori masticavano la mela (o fico o uva che fosse) e più le loro testoline si riempivano di dubbi e di chimere. Parolaio il serpente tentatore, e parolaia la mela, tanto che, per capire quello che c’era scritto tra buccia e polpa, siamo ancora qui a raccontarcela, chiusi fuori dal giardino. Gli angeli con la spada fiammeggiante, quelli sì che se ne stanno muti, imbronciati, che quasi fanno pena.
Giuseppe Laras, Natura e pensiero ebraico, Jaca Book, Milano, pagg. 144, € 12,00
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