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Jordan Peterson intervista Benjamin Netanyahu sulla storia di Israele 06/04/2025

Jordan Peterson intervista Benjamin Netanyahu sulla storia di Israele
Video con sottotitoli italiani a cura di Giorgio Pavoncello

Jordan B. Peterson intervista il Primo Ministro israeliano Benjamin Netanyahu sulla storia di Israele e sul diritto degli ebrei alla loro terra ancestrale, la Terra d'Israele, situata tra il fiume Giordano e il Mar Mediterraneo. Questa è la risposta alla narrazione falsa araba e alla loro assurda rivendicazione della terra di Israele, la patria del popolo ebraico da tempo immemorabile. La risposta a qualsiasi rivendicazione araba su una terra che chiamano "Palestina". La terra di Israele, che hanno invaso, non è mai stata terra araba e non sarà mai loro.



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Il Sole 24 Ore Rassegna Stampa
03.05.2015 Gli ebrei? Scorpioni
Recensione di Giulio Busi

Testata: Il Sole 24 Ore
Data: 03 maggio 2015
Pagina: 32
Autore: Giulio Busi
Titolo: «Gli ebrei? Scorpioni»

Riprendiamo dal SOLE 24 ORE di oggi, a pag. 32, con il titolo "Gli ebrei? Scorpioni", la recensione di Giulio Busi al libro di Giuseppe Capriotti, Lo scorpione sul petto. Iconografia antiebraica tra XV e XVI secolo alla periferia dello stato pontificio, Gangemi, Roma.


Giulio Busi

Si vanno a cacciare nei posti più impensati. Ma non sono timidi, anzi. Li diresti dei simpatici esibizionisti, se non fosse per le tenaglie, l'aculeo e quella fama velenosa che li circonda. Nel Miracolo dell'ostia profanata di Paolo Uccello a Urbino, ecco uno scorpione che campeggia nello stemma sul camino. Un altro si aggrappa alla casacca del soldataccio che spinge con la lancia Gesù lungo la Via crucis. Gialla la veste, nero lo scorpione, perfido il milite. il quadro, questa volta, è di Giovanni Boccati, alla Galleria nazionale di Perugia.

E cosa vogliono dire, di grazia, siffatti scorpioncini invadenti? Servono da segnaposto, per far capire agli spettatori che i personaggi ritratti sono ebrei. Sono solo alcuni tra i tanti esempi di pittura infamante, raccolti e spiegati da Giuseppe Capriotti in un bel saggio sulle immagini antiebraiche nell'arte marchigiana e umbra del Rinascimento.


Una vignetta antisemita di oggi: gli stereotipi sono gli stessi del passato

Increduli e infedeli, velenosi come scorpioni, o scuri come demoni: l'arte al servizio della teologia di polemisti e predicatori deforma e deride gli ebrei. È un'aggressione visiva in punta di pennello. E come se non bastasse il pregiudizio, ci si mette l'abilità e l'inventiva dei pittori, a rendere gli stereotipi ancora più grevi e minacciosi. L'intolleranza fa capolino dappertutto, anche nei luoghi prestigiosi. Sugli altari allora, nei musei oggi, il disprezzo per figure va censito e studiato. L'odio per i diversi è una bestia così brutta che, in confronto, il più tenebroso degli scorpioni vi sembrerà un animaletto da salotto.

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