Jordan Peterson intervista Benjamin Netanyahu sulla storia di Israele Video con sottotitoli italiani a cura di Giorgio Pavoncello
Jordan B. Peterson intervista il Primo Ministro israeliano Benjamin Netanyahu sulla storia di Israele e sul diritto degli ebrei alla loro terra ancestrale, la Terra d'Israele, situata tra il fiume Giordano e il Mar Mediterraneo. Questa è la risposta alla narrazione falsa araba e alla loro assurda rivendicazione della terra di Israele, la patria del popolo ebraico da tempo immemorabile. La risposta a qualsiasi rivendicazione araba su una terra che chiamano "Palestina". La terra di Israele, che hanno invaso, non è mai stata terra araba e non sarà mai loro.
Siria: contro il terrorismo l'Occidente sempre più inetto Analisi di Guido Olimpio
Testata: Corriere della Sera Data: 29 marzo 2015 Pagina: 18 Autore: Guido Olimpio Titolo: «Al Qaeda in Siria, colpo ad Assad e ai 'filo-Usa'»
Riprendiamo dal CORRIERE della SERA di oggi, 29/03/2015, a pag.18, con il titolo "Al Qaeda in Siria, colpo ad Assad e ai 'filo-Usa', l'analisi di Guido Olimpio.
Guido Olimpio
WASHINGTON - Una coalizione di ribelli guidati dai qaedisti di al Nusra ha conquistato la cittadina di Idlib, nel Nordovest della Siria. È Il secondo capoluogo perso dal regime, l'altro è quello di Raqqa, saldamente nelle mani dell'lsis. L'offensiva, preparata a lungo, si è conclusa nella giornata di Ieri quando gli insorti sono arrivati nel centro della località. Un successo importante che conferma come le fazioni radicali siriane siano quelle con maggiori capacità militari. Per questo attacco al Nusra ha messo in piedi un «cartello» di gruppi, tutti riconducibili ad una linea islamista e rivale del Califfato. Sotto la sigla Jaysh al Fateh si sono riuniti Ahrar al Sham, Jund al Aqsa, Liwa al Haqq, Jaysh al Sunna, Ajnad al Sham e Faylaq al Sham. Diverse migliaia di combattenti, bene armati, che hanno lanciato una serie di incursioni per indebolire le difese nemiche. Oltre alle consuete armi — lanciarazzi, artiglieria, mortai veri e rudimentali — gli insorti hanno impiegato gli attentatori suicidi. Due di loro, stranieri, a bordo di mezzi blindati riempiti d'esplosivo, hanno colpito postazioni importanti aprendo brecce dove si sono infilati i loro compagni. E dopo duri scontri la coalizione ha piegato i govemativi. Al Fateh rafforza così la presa sul Nordovest e minaccia la strada — vitale — che collega Aleppo alla capitale. Si presenta così come interlocutore ancora più importante per i vari sponsor che finanziano il movimento islamista in Siria. La fazione qaedista, prima di assaltare Idlib, ha inoltre sbaragliato le brigate ribelli che avevano beneficiato dell'aiuto degli Stati Uniti. La vittoria di Idlib è ancora più significativa perche dimostra l'abilità di al Nusra di incassare i colpi. Appena poche settimane fa alcuni dei suoi principali dirigenti militari sono stati uccisi da un raid attribuito al regime che li ha sorpresi nel corso di una riunione. Attacco che seguiva informazioni su manovre da parte del Qatar, tra i principali sostenitori: l'emirato avrebbe esercitato pressioni sui mujaheddin affinché rompessero con la casa madre qaedista. Il tradizionale quadro fluido dove si aggiungono i rapporti con l'Isis: i due movimenti sono rivali, ma in questa fase tutto può accadere. In attesa Bashar Assad, che ha dovuto cedere terreno a Idlib: venerdì il presidente si è detto pronto al dialogo con gli Usa e magari per arrivarci userà la carta del nemico comune qaedista.
Per inviare al Corriere della Sera la propria opinione, telefonare: 02/ 62821, oppure cliccare sulla e-mail sottostante