Jordan Peterson intervista Benjamin Netanyahu sulla storia di Israele Video con sottotitoli italiani a cura di Giorgio Pavoncello
Jordan B. Peterson intervista il Primo Ministro israeliano Benjamin Netanyahu sulla storia di Israele e sul diritto degli ebrei alla loro terra ancestrale, la Terra d'Israele, situata tra il fiume Giordano e il Mar Mediterraneo. Questa è la risposta alla narrazione falsa araba e alla loro assurda rivendicazione della terra di Israele, la patria del popolo ebraico da tempo immemorabile. La risposta a qualsiasi rivendicazione araba su una terra che chiamano "Palestina". La terra di Israele, che hanno invaso, non è mai stata terra araba e non sarà mai loro.
In questi giorni tragici mi permettete di farmi una risata? Sì, avete capito bene, proprio una grossa risata alla faccia di tutti i benpensanti, di tutti gli agit-prop dell’ultimo mezzo secolo, a partire almeno a prima della Guerra del Kippur, di tutte le Morgantini, le Mogherini, i D’Alema, gli Odifreddi, i Vattimo, Onu , Unesco e quant'altri che ho sentito concionare fino alla nausea sbeffeggiandoli per anni dovunque abbia avuto l'opportunità di farlo? Perché? Ora ve lo spiego: non erano tutti costoro in prima linea a sparare a zero contro Israele nella sua inevitabile politica di autodifesa in atto da almeno 67 anni e tesa a contrastare il terrorismo di cui è stato vittima senza soluzione di continuità (e di cui le guerre susseguitesi fino a ieri sono state solo la punta dell’iceberg)? E che ha fatto il mondo occidentale? Non si sono sprecate forse le accuse e le aggressioni contro Israele accusato sic et simpliciter di nazismo, ultima in ordine di tempo "Piombo fuso"? E le adunate oceaniche dei citati utili idioti capitanate di volta in volta anche dagli epigoni della triplice sindacale che hanno incitato per anni e anni le masse fino a scatenate ricorrenti ondate di antisemitismo i cui effetti sono ancora presenti in Italia e in Europa ve le ricordate? Vogliamo parlarne? Voglio arrivare a questa conclusione: che fa l’Egitto di al Sisi se non mettere in pratica, né più né meno come Israele, il proprio diritto all’autodifesa in particolare dopo gli eccidi perpetrati dai macellai dell’ìsis nei confronti dei propri concittadini in Libia chiunque essi fossero, copti o ebrei o agnostici? Vedremo se le teste vuote e in malafede che hanno osato per anni attaccare Israele per la propria autodifesa oseranno scendere in piazza a manifestare contro l’Egitto bruciandone le bandiere e sfilando con una bara. Povero baldanzoso mondo occidentale, si è ridotto a venire difeso nella sua libertà dal supporto dei bombardamenti egiziani sul sedicente stato islamico, da quelli della Giordania e dai fucili dei peshmerga curdi mandati dalla Pinotti a contrastare i carri armati dei macellai islamici (ma forse lì in mezzo anche qualche altro sangue misto o incerto c'è...). Europa, Italia, Obama: VERGOGNATEVI!
Giulio Dal Lago - Piacenza
E' quello che talvolta viene definito "doppio standard" di giudizio: per le medesime azioni, il metro di giudizio applicato è completamente diverso. Basti pensare al giubilo con cui i media occidentali hanno accolto la dura (ma ovviamente giustificata) reazione della Giordania all'uccisione del pilota da parte dello Stato islamico. Se la reazione fosse stata di Israele anziché della Giordania e fosse stata anche soltanto molto inferiore, si sarebbero riempite le piazze per protestare contro lo Stato ebraico.