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Jordan Peterson intervista Benjamin Netanyahu sulla storia di Israele 06/04/2025

Jordan Peterson intervista Benjamin Netanyahu sulla storia di Israele
Video con sottotitoli italiani a cura di Giorgio Pavoncello

Jordan B. Peterson intervista il Primo Ministro israeliano Benjamin Netanyahu sulla storia di Israele e sul diritto degli ebrei alla loro terra ancestrale, la Terra d'Israele, situata tra il fiume Giordano e il Mar Mediterraneo. Questa è la risposta alla narrazione falsa araba e alla loro assurda rivendicazione della terra di Israele, la patria del popolo ebraico da tempo immemorabile. La risposta a qualsiasi rivendicazione araba su una terra che chiamano "Palestina". La terra di Israele, che hanno invaso, non è mai stata terra araba e non sarà mai loro.



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La Repubblica Rassegna Stampa
17.02.2015 Manuel Valls: 'Lotta comune contro l'islamo-fascismo'
Cronaca di Anais Ginori

Testata: La Repubblica
Data: 17 febbraio 2015
Pagina: 9
Autore: Anais Ginori
Titolo: «'Francia unita contro l'islamo-fascismo'»

Riprendiamo dalla REPUBBLICA di oggi, 17/02/2015, a pag. 9, con il titolo "Francia unita contro l'islamo-fascismo", la cronaca di Anais Ginori.

Finalmente un uomo politico importante come Manuel Valls ha il coraggio di chiamare le cose con il proprio nome. Il termine "islamo-fascismo" permette di evidenziare il nesso ideologico esistente tra islamismo e fascismo. Ad esempio, ecco una immagine del movimento terroristico islamo-fascista Hezbollah:

Ecco l'articolo:


Anais Ginori                      Manuel Valls

"Non basta attaccare i vivi, ora se la prendono anche con i morti". Il gran rabbino di Strasburgo, René Gutman, chiede la videosorveglianza per il cimitero ebraico di Sarre-Union, nel Nord dell'Alsazia, dove 250 tombe sono state profanate. Una richiesta presa sul serio dalle autorità che non vogliono sottovalutare gli attacchi antisemiti in Francia, seppure ieri si sia scoperto che la profanazione potrebbe essere un semplice atto di vandalismo compiuto da ragazzini ignari delle conseguenze.

Cinque ragazzi sono stati fermati: uno di loro si é presentato alla polizia, confessando e indicando i nomi dei suoi complici. II ragazzo ha spiegato di essere rimasto "sconvolto" per l'ampiezza delle reazioni che il loro gesto aveva suscitato, sui media e nella politica, e di aver confidato la sua preoccupazione ad alcuni amici, uno dei quali l'aveva convinto a costituirsi.

Nella sua testimonianza, ha negato ogni intenzione antisemita, sostenendo che né lui né i suoi compagni sapevano che si trattasse di un cimitero ebraico. Il camposanto di Sarre-Union era già stato profanato nel 2001 e nel 1988, ma mai in modo così grave. I ragazzi non hanno precedenti giudiziari e non appartengono a movimenti politici. Le verifiche degli inquirenti, però, proseguono, mentre a Sarre-Union oggi arriverà anche il presidente François Hollande per ribadire massima fermezza contro l'antisemitismo.

"Gli ebrei hanno il loro posto in Europa e in particolare in Francia", ha detto il capo dello Stato, rispondendo alle parole del premier israeliano, Benjamin Netanyahu, che all'indomani degli attacchi di Copenaghen ha sollecitato gli ebrei d'Europa a tornare in Israele, cosi come aveva già detto all'indomani degli attentati a Parigi.

Prima del capo dell'Eliseo, aveva parlato anche il premier francese, Manuel Valls. "Il posto degli ebrei francesi — ha detto — è la Francia". Valls ha promesso di perseguire con severità qualsiasi gesto antisemita e di mobilitare il governo contro il fondamentalismo. "Saremo uniti contro l'islamo-fascismo" ha detto il premier utilizzando un termine controverso e spesso sentito più a destra che a sinistra.

Valls non è nuovo a formule a effetto. Subito dopo gli attentati parigini a opera di jihadisti francesi, aveva parlato di "apartheid" nel paese. Ma per capire quanta ambiguità ci sia nella lotta all'antisemitismo anche a sinistra, basta vedere la "gaffe" che ha fatto ieri l'ex ministro socialista Roland Dumas. Il politico novantenne, ex presidente del Consiglio Costituzionale, ha accusato Valls di essere "influenzato" dalla moglie ebrea, la violinista Anne Gravoin.

La dichiarazione di Dumas, già coinvolto in uno scandalo di tangenti, ha provocato un coro di proteste. La moglie di Valls non è stata nominata esplicitamente, si è parlato solo di 'personali alleanze del premier'. "L'antisemitismo non è un'opinione" é stata la prima reazione di Valls, condannando le parole di Dumas "che non fanno onore alla Repubblica". Anche il partito socialista ha diramato un comunicato contro un "vocabolario di estrema destra", "indegno di un socialista".

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