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Jordan Peterson intervista Benjamin Netanyahu sulla storia di Israele 06/04/2025

Jordan Peterson intervista Benjamin Netanyahu sulla storia di Israele
Video con sottotitoli italiani a cura di Giorgio Pavoncello

Jordan B. Peterson intervista il Primo Ministro israeliano Benjamin Netanyahu sulla storia di Israele e sul diritto degli ebrei alla loro terra ancestrale, la Terra d'Israele, situata tra il fiume Giordano e il Mar Mediterraneo. Questa è la risposta alla narrazione falsa araba e alla loro assurda rivendicazione della terra di Israele, la patria del popolo ebraico da tempo immemorabile. La risposta a qualsiasi rivendicazione araba su una terra che chiamano "Palestina". La terra di Israele, che hanno invaso, non è mai stata terra araba e non sarà mai loro.



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Informazione Corretta Rassegna Stampa
09.02.2015 IC 7 - Il commento di Astrit Sukni
Dal 1 al 7 febbraio 2015

Testata: Informazione Corretta
Data: 09 febbraio 2015
Pagina: 1
Autore: Astrit Sukni
Titolo: «IC 7 - Il commento di Astrit Sukni»

IC 7 - Il commento di Astrit Sukni
Dal 1 al 7 febbraio 2015


Giordani chiedono vendetta contro lo Stato Islamico dopo l'uccisione di un pilota - bruciato vivo - da parte dei terroristi

I metodi di tortura e di uccisione usati dai jihadisti dello Stato Islamico fanno venire in mente le crociate perpetrate dai cristiani in nome di Dio. Da un anno a questa parte si assiste con cadenza regolare a decapitazioni perpetrate dai jihadisti in nome di Allah e del suo profeta Maometto: una crociata all’inverso. E’ dai tempi dello sgozzamento di Daniel Pearl che vediamo questa barbarie.

Per l’Occidente i roghi sono un lontano ricordo; un ricordo di quando la Chiesa e gli stati europei mandavano al rogo gli eretici. Per la Chiesa cattolica i roghi servivano come purificazione: eliminare il male che possedeva gli eretici. Per la religione musulmana, la cremazione è vietata. Quando è stato diffuso il video del pilota giordano arso vivo dentro una gabbia, ho subito pensato che questi hanno oltrepassato il limite - sempre che ci sia un limite nella barbarie compiuta fino ad oggi - e sono giunti al punto di disprezzare la salma.

Quindi si è ritornati al medioevo. Al periodo delle Inquisizioni. E’ però altrettanto preoccupante la risposta della Giordania, che ha deciso di impiccare Sajida al-Rishawi, la jihadista irachena che era detenuta in carcere, condannata alla pena capitale dal 2005. In tal caso è stata applicata la lex talionis, ovvero la legge del taglione. Quanto accaduto dimostra come il mondo islamico sia fermo al periodo medioevale, quando si applicava la legge del taglione. Ecco perché il mondo arabo non sarà mai in grado di sradicare da solo lo Stato Islamico: perché all’interno della società araba si riaccende lo spirito barbarico che contraddistingue una società non ancora civilizzata, sia a livello culturale sia sociale.

Una risposta forte e chiara deve venire dall’Occidente. Siamo noi che dobbiamo intervenire per sradicare lo Stato Islamico che minaccia l’Occidente e non solo. Lo Stato Islamico non si combatte con la legge taglione e non si combatte coi riscatti. Per i terroristi queste azioni sono una linfa, un nutrimento. L’Occidente deve svegliarsi e agire prima che sia troppo tardi. I curdi ci hanno dimostrato che quelli non scherzano e che se non reagiamo presto li troveremo alle porte dell’Europa. Anzi già lo sono, in Libia.


Astrit Sukni


http://www.informazionecorretta.it/main.php?sez=90

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