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Jordan Peterson intervista Benjamin Netanyahu sulla storia di Israele 06/04/2025

Jordan Peterson intervista Benjamin Netanyahu sulla storia di Israele
Video con sottotitoli italiani a cura di Giorgio Pavoncello

Jordan B. Peterson intervista il Primo Ministro israeliano Benjamin Netanyahu sulla storia di Israele e sul diritto degli ebrei alla loro terra ancestrale, la Terra d'Israele, situata tra il fiume Giordano e il Mar Mediterraneo. Questa è la risposta alla narrazione falsa araba e alla loro assurda rivendicazione della terra di Israele, la patria del popolo ebraico da tempo immemorabile. La risposta a qualsiasi rivendicazione araba su una terra che chiamano "Palestina". La terra di Israele, che hanno invaso, non è mai stata terra araba e non sarà mai loro.



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La Stampa Rassegna Stampa
06.02.2015 Arabia Saudita: responsabilità pesanti per l'11 settembre, oggi non muove un dito contro lo Stato islamico
Commento di Paolo Mastrolilli

Testata: La Stampa
Data: 06 febbraio 2015
Pagina: 9
Autore: Paolo Mastrolilli
Titolo: «I misteri sauditi, l'11 settembre e l'ira degli Usa»

Riprendiamo dalla STAMPA di oggi, 06/02/2015, a pag. 9, con il titolo "I misteri sauditi, l'11 settembre e l'ira degli Usa", il commento di Paolo Mastrolilli.


Paolo Mastrolilli


11 settembre 2001: l'attentato alle Torri gemelle a New York

L’Arabia Saudita torna al centro delle polemiche, per quello che si sospetta abbia fatto in favore di Al Qaeda, e quello che non sta facendo ora per fermare l’Isis. La disputa nasce dalle dichiarazioni rilasciate in tribunale da Zacarias Moussaoui, secondo cui importanti principi sauditi avevano finanziato Al Qaeda. Vero o falso che sia, ciò sta rilanciando le richieste che il governo Usa pubblichi le 28 pagine del rapporto sugli attentati dell’11 settembre, che descrivevano il ruolo di Riad ma sono sempre rimaste segrete.

La polemica però si allarga all’Isis, per il sospetto che abbia ricevuto aiuti dall’Arabia. I sunniti sauditi sono impegnati in una guerra per procura contro gli sciiti iraniani, e in questo quadro avevano interesse ad appoggiare l’opposizione che cercava di abbattere Assad, alleato di Teheran. Così avrebbero quanto meno chiuso un occhio sui finanziamenti inviati all’Isis da privati cittadini di Riad. Ora però la Giordania è stata attaccata, e la stessa stabilità dell’Arabia è minacciata dai terroristi. La speranza dunque è che il nuovo re saudita cambi linea e intervenga per fermare l’orrore.

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