Un filmato recuperato dall’esercito israeliano durante le operazioni nella Striscia di Gaza mostra sei ostaggi israeliani mentre cercano di accendere le candele della festa di Hanukkah in un tunnel con scarso ossigeno. I sei ostaggi sono Hersh Goldberg-Polin, 23 anni, Eden Yerushalmi, 24 anni, Ori Danino, 25 anni, Alex Lobanov, 32 anni, Carmel Gat, 40 anni, e Almog Sarusi, 27 anni. Il filmato risale al dicembre 2023. Otto mesi dopo, il 29 agosto 2024, all’approssimarsi delle Forze di Difesa israeliane al tunnel sotto il quartiere di Tel Sultan, a Rafah (Striscia di Gaza meridionale), tutti e sei gli ostaggi furono assassinati con un colpo alla testa dai terroristi palestinesi.
Israele, il Paese che non si può non amare 28/01/2015
Pubblichiamo la lettera di una lettrice su Israele e il significato dello Stato ebraico:
Gentilissima Redazione, da quando lessi poche, fatali righe sul sussidiario di quinta elementare nel 1977-1978 (quasi in contemporanea con il viaggio di Sadat a Gerusalemme e gli accordi di Camp David), non sono molti i giorni in cui io non ricordi la Shoah e non pensi a tutti gli ebrei atrocemente assassinati, in particolare i bambini, coetanei dei miei genitori. Ma tutti, proprio tutti, i giorni il mio cuore è con Israele. Non so quanto sia egoismo (mi fa stare così bene il solo fatto che esista, libero, democratico, amante della vita e accogliente in un modo che si può solo sperimentare di persona) e quanto amore filiale (di una filiazione piuttosto discussa, per usare un eufemismo, visto che sono cattolica, e credente), ma non posso far a meno di pregare ogni giorno per la pace di Gerusalemme e di tutto Israele e faccio del mio meglio per contribuire a che finalmente venga il giorno in cui nessuno pensi più di mettere in discussione il diritto dello Stato di Israele di esistere, essere se stesso e vivere in pace e sicurezza. Con i più cordiali saluti,