giovedi` 08 maggio 2025
CHI SIAMO SUGGERIMENTI IMMAGINI RASSEGNA STAMPA RUBRICHE STORIA
I numeri telefonici delle redazioni
dei principali telegiornali italiani.
Stampa articolo
Ingrandisci articolo
Clicca su e-mail per inviare a chi vuoi la pagina che hai appena letto
Caro/a abbonato/a,
CLICCA QUI per vedere
la HOME PAGE

vai alla pagina twitter
CLICCA QUI per vedere il VIDEO

Jordan Peterson intervista Benjamin Netanyahu sulla storia di Israele 06/04/2025

Jordan Peterson intervista Benjamin Netanyahu sulla storia di Israele
Video con sottotitoli italiani a cura di Giorgio Pavoncello

Jordan B. Peterson intervista il Primo Ministro israeliano Benjamin Netanyahu sulla storia di Israele e sul diritto degli ebrei alla loro terra ancestrale, la Terra d'Israele, situata tra il fiume Giordano e il Mar Mediterraneo. Questa è la risposta alla narrazione falsa araba e alla loro assurda rivendicazione della terra di Israele, la patria del popolo ebraico da tempo immemorabile. La risposta a qualsiasi rivendicazione araba su una terra che chiamano "Palestina". La terra di Israele, che hanno invaso, non è mai stata terra araba e non sarà mai loro.



Clicca qui






Corriere della Sera Rassegna Stampa
28.12.2014 Assad apre ai ribelli: un trucco ?
Commento di Lorenzo Cremonesi

Testata: Corriere della Sera
Data: 28 dicembre 2014
Pagina: 16
Autore: Lorenzo Cremonesi
Titolo: «Assad apre ai ribelli siriani. Solo un trucco ?»

Riprendiamo dal CORRIERE della SERA di oggi, 28/12/2014, a pag.16, con il titolo " Assad apre ai ribelli siriani. Solo un trucco ?", il commento di Lorenzo Cremonesi.


Lorenzo Cremonesi

Nulla lascia credere che la nuova iniziativa russa per fermare il conflitto in Siria possa avere qualche possibilità di successo. I motivi sono numerosi e ingigantiti rispetto alle due fallite conferenze di pace promosse dall'Onu a Ginevra nell'estate del 2012 e all'inizio del 2014. Restano irrisolti due problemi centrali: le opposizioni pongono a precondizione l'assicurazione che la dittatura di Bashar Assad verrà rimossa, cosa però rifiutata da Damasco di concerto con gli alleati a Mosca e Teheran. Inoltre i gruppi della guerriglia, che dalla primavera 2011 combattono il governo, sono oggi più divisi che mai. I morti superano di gran lunga i 200.000, il Paese è devastato. Ma neppure gli Stati Uniti, che da quest'estate operano militarmente in Iraq e Siria, sono in grado di ricostruire, finanziare e addestrare una forza combattente coerente e comprensiva. La crescita infine negli ultimi due anni del peso politico e militare dello Stato Islamico (Isis), determinato a creare un «Califfato» sunnita fanatico nel cuore del Medio Oriente, allontana ogni prospettiva di dialogo. Mai nessuno dei suoi esponenti ha espresso l'intenzione di avviare consultazioni per giungere alla fine dei combattimenti. L'unica speranza sarebbe forse alleare i vecchi nemici in un patto di mutua difesa contro i tagliagole di Isis. Ma finora non emergono segnali concreti in tal senso. L'annuncio ieri della tv ufficiale siriana, circa la disponibilità del regime a partecipare a consultazioni «preliminari» a Mosca, pare così destinata a restare lettera morta. Dalla Turchia, Hadi al-Bahra, leader di alcuni dei movimenti di opposizione siriani sotto l'ombrello della Coalizione Nazionale, sostiene che le mosse russe sono prive di sostanza: «Mosca si limita a invitare al dialogo senza però una piattaforma o una proposta precise». Pochi giorni fa il ministro degli Esteri russo Sergei Lavrov aveva espresso la speranza che le opposizioni siriane si mettano d'accordo tra loro prima di avviare contatti diretti con Damasco. Il fatto però che Assad ribadisca l'intenzione di privilegiare i negoziati con gll oppositori «addomesticati» rimasti a Damasco, contro quelli che definisce i «terroristi» nella diaspora, sottolinea carenze nei disegni di dialogo.

Per inviare al Corriere della Sera la propria opinione, telefonare: 02/62821, oppure cliccare sulla e-mail sottostante


lettere@corriere.it

Condividi sui social network:



Se ritieni questa pagina importante, mandala a tutti i tuoi amici cliccando qui

www.jerusalemonline.com
SCRIVI A IC RISPONDE DEBORAH FAIT