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Luce nel buio del tunnel. Come gli ostaggi a Gaza celebravano Hanukkah 13/12/2025

Un filmato recuperato dall’esercito israeliano durante le operazioni nella Striscia di Gaza mostra sei ostaggi israeliani mentre cercano di accendere le candele della festa di Hanukkah in un tunnel con scarso ossigeno. I sei ostaggi sono Hersh Goldberg-Polin, 23 anni, Eden Yerushalmi, 24 anni, Ori Danino, 25 anni, Alex Lobanov, 32 anni, Carmel Gat, 40 anni, e Almog Sarusi, 27 anni. Il filmato risale al dicembre 2023. Otto mesi dopo, il 29 agosto 2024, all’approssimarsi delle Forze di Difesa israeliane al tunnel sotto il quartiere di Tel Sultan, a Rafah (Striscia di Gaza meridionale), tutti e sei gli ostaggi furono assassinati con un colpo alla testa dai terroristi palestinesi.



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Dario Sanchez
Un giovane, oggi, in Israele
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Europa: i riconoscimenti contro Israele 08/12/2014
 Europa: i riconoscimenti contro Israele
Commento di Dario Sanchez


François Hollande (a destra) con Abu Mazen

Cari amici,

Come è ben noto a tutti, la Svezia è stato il primo Stato d’Europa a riconosce un Paese che non esiste, la Palestina, e qui in Israele ci aspettiamo che la Spagna e l’Inghilterra seguano presto l'esempio, mentre la Francia si è già espressa con un voto non vincolante per il Governo nella sua camera bassa, a cui presto ne seguirà uno anche nella camera alta: Hollande, l’uomo che ha rotto ogni record di impopolarità oltralpe, e che avrebbe di certo cose più importanti da fare, ha dichiarato nei scorsi giorni che per ben due anni ha lavorato per portare la pace tra Israele e i palestinesi, e che è per questo che è importante per la Francia riconoscere l’Isola che Non c’è. Evidentemente al pari di Kerry è stato colto dalla sindrome di Gerusalemme.

La Francia sa benissimo, al pari della Svezia, di Abu Mazen e di tutti gli altri governi europei, che l’unica possibilità reale per i palestinesi di arrivare a un accordo con Israele sono i negoziati diretti, qui a Gerusalemme tutti han ben compreso il reale scopo di questa votazione: non è, come in prima battuta in molti hanno pensato, il tentativo maldestro di ingraziarsi quel 10% di cittadini arabi e musulmani nell’ambito della più ampia politica dell’appeasement dell’America obamiana e dell’Unione Europea con gli islamisti. Il voto andato in scena in Francia è stato puramente ideologico, il coniglio nel cilindro usato dall’odiato presidente per compattare la rissosa coalizione di sinistra che gli garantisce, tra mille malumori, di restare in piedi: l’antisemitismo dei parlamentari di sinistra francesi si è dimostrato infatti più forte dell’odio per un Presidente oggettivamente incapace e che con le sue politiche garantirà la vittoria delle destre per i prossimi mandati.

Veniamo ora alla Spagna e all’Inghilterra: lì il voto non c’è ancora stato, anche se l’esito appare scontato almeno nel caso spagnolo. E’ impossibile non notare tuttavia la profonda ipocrisia di queste consultazioni, dato che entrambi i Paesi sono impegnati in una strenua lotta contro gli indipendentismi locali. Nel caso della Spagna si è arrivati addirittura al divieto da parte del governo di Madrid di far svolgere una consultazione democratica e assolutamente pacifica per l’indipendenza della Catalogna, con ampio uso delle forze della repressione, che ha impedito alla gente e alle municipalità che hanno sfidato il divieto di recarsi nei seggi. Anche nel caso spagnolo e inglese l’antisemitismo della sinistra rischia di essere più forte della ragione. L’odio per Israele che si nasconde sotto la facciata politicamente corretta di questi atti, e non una serie di votazioni utili solo per chi le promulga e senza alcuna ripercussione reale, devono spingerci a riflettere e finalmente prendere consapevolezza che la cultura europea è antisemita, ed è antisemita senza il bisogno di essere condizionata dall’immigrazione araba, ed è antisemita trasveralmente, tanto a destra quanto a sinistra, ed è antisemita tanto nei salotti quanto tra gli strati popolari.

Il peccato originale di Israele, per questi signori, è quello di esistere: altrimenti, non si affretterebbero a riconoscere qualcosa che non esiste al solo scopo di rafforzare la posizione di milizie di predoni e terroristi che con la loro violenza tengono in ostaggio non uno, ma ben due popoli.


Dario Sanchez


http://www.informazionecorretta.it/main.php?sez=90

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