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Luce nel buio del tunnel. Come gli ostaggi a Gaza celebravano Hanukkah 13/12/2025

Un filmato recuperato dall’esercito israeliano durante le operazioni nella Striscia di Gaza mostra sei ostaggi israeliani mentre cercano di accendere le candele della festa di Hanukkah in un tunnel con scarso ossigeno. I sei ostaggi sono Hersh Goldberg-Polin, 23 anni, Eden Yerushalmi, 24 anni, Ori Danino, 25 anni, Alex Lobanov, 32 anni, Carmel Gat, 40 anni, e Almog Sarusi, 27 anni. Il filmato risale al dicembre 2023. Otto mesi dopo, il 29 agosto 2024, all’approssimarsi delle Forze di Difesa israeliane al tunnel sotto il quartiere di Tel Sultan, a Rafah (Striscia di Gaza meridionale), tutti e sei gli ostaggi furono assassinati con un colpo alla testa dai terroristi palestinesi.



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Il Sole 24 Ore Rassegna Stampa
24.11.2014 Tel Aviv, la città delle start-up nel cuore della 'Start-up Nation'
Commento di Enrico Netti

Testata: Il Sole 24 Ore
Data: 24 novembre 2014
Pagina: 22
Autore: Enrico Netti
Titolo: «Tel Aviv, la città delle start-up, incontra l'Europa»

Riprendiamo dal SOLE 24 ORE di oggi, 24/11/2014, a pag. 22, con il titolo "Tel Aviv, la città delle start-up, incontra l'Europa", il commento di Enrico Netti.


Tel Aviv, la città delle start-up

Economia, ricerca, start-up e innovazione tecnologica, medicina, scienze della vita, ambiente, agricoltura, sicurezza e biotecnologie. Sono queste alcune delle aree di business al centro dell'iniziativa «The common challenges of tomorrow», promossa dal ministero degli Esteri di Israele, che è iniziata ieri e prosegue fino al 27 novembre.

La missione prevede la partecipazione di una quarantina di rappresentanti di spicco delle giovani generazioni, la «Future european leadership» di industriali, imprenditori, politici e amministratori locali di 17 Paesi europei. Potranno conoscere l'eccellenza nei vari campi dello sviluppo e le molte sfaccettature della società israeliana. Per l'Italia saranno presenti, tra gli altri, Marco Gay, presidente dei Giovani di Confindustria, e Gian Giacomo Gellini, vicepresidente con delega all'innovazione e internazionalizzazione.

In prospettiva si punta a creare un ponte tra l'Europa e Israele, un'occasione per mixare il secolare spirito imprenditoriale europeo con la capacità di creare start-up e più in generale di fare innovazione del paese. Elementi da cui potrebbe nascere una proficua contaminazione.

«In Israele c'è una politica industriale che appoggia le start-up, in Italia la capacità di fare impresa - rimarca Marco Gay-. Se la contaminazione riesce si potrebbero gettare le basi per un nuovo modo di lavorare tra realtà innovative». Nei quattro giorni della missione i partecipanti incontreranno giovani imprenditori locali che operano negli stessi settori e sono impegnati in aree d'interesse degli ospiti europei per confrontarsi e discutere di problemi e sfide comuni. Tra i molti appuntamenti in calendario sono previsti una visita all'Università Weizmann, specializzata nella ricerca scientifica, un workshop sul tema della «Leadership situazionale e condizioni mutevoli», incontri con parlamentari della Knesset, con rappresentanti dell'amministrazione comunale di Tel Aviv-Jaffa, visita al Technion, il Politecnico di Haifa.

Per finire è previsto un tour alla scoperta dell'ecosistema di start-up che gravita nell'area di Tel Aviv e dintorni. La metropoli è tra le più innovative al mondo - a dirlo è il Wall Street Journal - e contende alla Silicon Valley il record per la densità di start-up e iniziative simili. In questo esteso hub si è creato un mix di creatività e ricerca, con incubatori e spazi per il co-working, dove i giovani imprenditori presentano le iniziative ai venture capitalist e alle imprese. Un ecosistema che cresce e si sviluppa anche grazie alle generose risorse economiche messe a disposizione dal governo di Gerusalemme, a cui si sommano le agevolazioni offerte dall'amministrazione locale. Il percorso della missione inoltre punta a creare un network relazionale, una partnership tra chi fa ricerca e innovazione e gli imprenditori, in particolare coinvolgendo chi potenzialmente rappresenta la prossima generazione di dirigenti e leader in tutti i campi.

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